Zafra, sulla via de la Plata

Estremadura o Andalusia? Vedi Zafra e sì, qualche dubbio non può non venirti. Certo, proprio come principio molti centri dell’Estremadura meridionale potrebbero tranquillamente essere andalusi e nessun visitatore si accorgerebbe della differenza, ma Zafra è davvero molto, moolto andalusa. Oltre che orgogliosamente extremeña.

Siamo sulla strada tra Siviglia e Merida, lungo la via de la Plata percorsa dai pellegrini in cammino verso Santiago de Compostela e il cuore della città è il quattrocentesco castello, oggi diventato Parador (un albergo quindi, facente parte della catena nazionale, pubblica, dei Parador de España).

Se avete la fortuna e il piacere di soggiornare proprio lì, al Parador, godetevi poi al mattino il lento risvegliarsi della città, il suo mettersi in moto molto da motore “diesel”. Insomma, attraverso calle Santa Marina e quindi calle Siviglia arrivate in plaza de España per andare a fare colazione in uno dei suoi tanti bar. Oppure, nella direzione opposta percorrendo calle Siviglia, si arriva in piazza Grande per poi attraversare dei sottoportici e affacciarvi nella deliziosa piazza Chica (la piazza piccola, per contrasto appunto con la sorella maggiore). Da qui, pochi metri e, in calle Boticas 6, troverete Casa del Ajimez, edificio la cui facciata è del XV secolo, bell’esempio di architettura mudejar in città. E’ considerato l’ultimo esempio sopravvissuto di edificio tipico cittadino del periodo fino al XVIII secolo: al pian terreno ospitava una bottega, al piano superiore un’abitazione. Oggi è un interessante luogo di informazioni per il turista, ospitando tra l’altro anche una sorta di grande plastico della città storica oltre a raccontare – al piano di sopra – appunto la storia di Zafra.

Ultima visita a Zafra nel gennaio 2018. Il Pinguino ha soggiornato al Parador de Zafra, Palacio de los Duques de Feria, in piazza Corazón de María 7.

 

468 ad

Scrivi un commento