In Friuli c’è un “prima” e un “dopo”. Prima del terremoto e dopo il terremoto. Prima del 1976 e dopo il 1976. Il “prima” è il tempo di una terra dimenticata anche da se stessa in cui l’orologio si era fermato. Il “dopo” è il tempo di una terra in cui l’orologio corre, eccome se corre, per anticipare il futuro. Poco meno di un minuto durò la scossa che il 6 maggio 1976 sconvolse il Friuli. Poco meno di...
Continua...Avventura e sport nell’alta valle dell’Isonzo
La strada corre nel verde, qua, nell’alta valle dell’Isonzo, Soca in sloveno. Il fiume, 136 chilometri attraverso prima la Slovenia e poi l’Italia, si presenta con il suo verde da fiaba, verde turchese. I vecchi dicono che il colore dell’acqua è questo per l’enorme numero di morti nella Prima guerra mondiale quando 615mila soldati austrungarici e italiani si spararono addosso attraverso le bocche di 5900...
Continua...Sui binari della Transalpina
Una giornata nel verde. Il verde carico, intenso, declinato in mille sfumature dei boschi. E il verde smeraldo dell’Isonzo che scorre là sotto. Il treno sbuffa, ansima, ma va su, supera i ponti e si infila nelle gallerie. Da Gorizia a Bled, per un tuffo in un mondo che ha il sapore antico dell’Impero austroungarico. Il treno storico percorre i binari della ferrovia Transalpina (per gli sloveni “Bohinjske” in onore del lago...
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