Alicante: mare, vela e grattacieli

Una città dall’anima schiettamente popolare: questa è Alicante (Alacant in valenciano), a dispetto dell’invasione di turisti che durante tutto l’anno scelgono la Costa Blanca, la parte più meridionale della Comunità Valenciana, per lunghi periodi di vacanza da trascorrere accarezzati da temperature che sono più che primaverili anche in pieno inverno. E a dispetto dell’opera di… distruzione di quelli che a Roma si chiamavano “palazzinari” che hanno costruito edifici su edifici uno più brutto dell’altro cercando di trasformare quest’angolo di vecchia Spagna in un impressionante cartolina della Florida (ma ancora peggio, decisamente peggio è andata alla vicina Benidorm, ne riparleremo).
Oltre 330 mila abitanti, un trafficatissimo aeroporto in condivisione con la vicina Elche (230mila abitanti: l’intera provincia assomma a più di un milione e 900 mila abitanti), una università, una forte anima valenciana (ogni indicazione, da queste parti è bilingue, spagnolo castillano e, appunto, valenciano): questa la carta d’identità della città.
Ma ecco cosa assolutamente vedere – secondo il Pinguino – durante un soggiorno ad Alicante e nella sua provincia.

Il lungomare e i quartieri del centro

Lo si è detto: peccato per i palazzoni che qua e là lo deturpano, ma il lungomare è davvero piacevolissimo. Nella Esplanadada de España si passeggia lungo un largo marciapiede decorato con una sorta di maxi mosaico composto da qualcosa come sei milioni e mezzo di tessere di marmo bianco, rosso e nero che disegnano un motivo ondulato a ricordare le onde del mare e ombreggiato da quattro file di palme. Al termine della Esplanada, proprio all’ombra del Castello di Santa Barbara che dall’alto domina la città, la spiaggia cittadina del Postiguet. E poi, è piacevolissimo perdersi lungo le stradine, spesso assolutamente pedonali, del Barrio del Centro, in piano alle spalle della Esplanada, e del popolarissimo Barrio de Santa Cruz, che si arrampica sulle pendici dello sperone roccioso del Castello, quartieri entrambi dove è facile trovare il locale giusto sia per pranzare che per cenare. Nel cuore del Barrio Central troverete anche la concattedrale dedicata al patrono di Alicante, San Nicola di Bari: esempio di stile manieristico herreriano, è stata costruita nel XVII secolo nel sito ove un tempo si trovava una chiesa di epoca medievale a sua volta costruita sui resti di una antica moschea. All’interno della concattedrale, di particolare interesse la Cappella della Comunione, considerata uno dei principali esempi di tardobarocco spagnolo.

I musei

Museo Archeologico. Il Marq – come è definito il Museo archeologico – è stato realizzato nel 1932 ma dal 2002 è ospitato nella sede di quello che un tempo era l’Ospedale Provinciale San Giovanni di Dio. E la realizzazione è davvero estremamente interessante e innovativa, con l’utilizzo delle nuove tecnologie a rendere particolarmente coinvolgente il cammino del visitatore dalla preistoria ai tempi moderni nella provincia di Alicante.
Museo delle Fogueres. La principale festa di Alicante è dedicata a San Giovanni e rientra nell’elenco degli eventi spagnoli di interesse turistico internazionale: si svolge a giugno, in coincidenza con l’inizio dell’estate e prende ispirazione dall’antica abitudine di bruciare, nell’occasione, le cose vecchie. In città vengono sistemate oltre duecento figure di cartapesta (i ninots) realizzate da artigiani locali con temi satirici, figure che vengono poi bruciate il 24 giugno nel corso della spettacolare notte della Cremà accompagnata dall’altrettanto popolare Banyà, il bagno provocato dai vigili del fuoco per spegnere le fiamme dei falò. Non tutti i ninots però vengono bruciati: i migliori possono godere dell’indulto (al pari di quel che avviene nelle Plaza de Toros dove a godere dell’indulto sono i tori più valenti) e finire quindi nel museo a loro dedicato, museo che si trova in pieno centro, lungo la Rambla de Mèndez Nuñez: all’interno, in tre sale, le opere migliori dal 1928 a oggi. E anche le foto delle miss elette ogni anno alla festa delle Fogueres. Va aggiunto che nei giorni della festa di San Giovanni si svolgono anche altri eventi, quali le Mascletàs (una gara di petardi che si tiene tra il 20 e il 24 in Plaza de los Luceros alle 14), il Proclama, la Plantà, la Cavalcata del Ninot, sfilate, cortei e l’offerta di fiori alla Virgen del Remedio.
Museo della Ocean Race.  Alicante è dal 2008 la sede di partenza della Ocean Race, la regata attorno al mondo per equipaggi. E in quell’area che in occasione degli start diventa il Villaggio Ocean ha sede stabile il Museo della Ocean Race, uno spazio interattivo istituito nel 2012 con l’obiettivo di trasmettere la storia della regata e dei suoi progressi nella tecnologia nautica, sensibilizzare sulla protezione degli oceani e mostrare lo sforzo umano che questa sfida sportiva comporta. La visita comprende anche la Sala Controllo Regata da dove vengono seguite le barche durante la competizione, un innovativo centro di tecnologia e comunicazione satellitare. Il Museo si trova al Molo di Levante, raggiungibile dalla Puerta del Sol al vertice nord della Esplanada.

Il Castello

Il Castello di Santa Barbara domina Alicante e il suo mare dalla sommità del Benacantil, un promontorio alto 166 metri praticamente a picco sul mare offrendo a chi si arrampica fino a quassù una vista davvero splendida. Aperto al pubblico nel 1963 dopo essere rimasto a lungo abbandonato, il Castello si divide in tre livelli. Il primo che si incontra, il più basso, è il Revellin del Bon Repòs e oggi è un parcheggio dove si ferma anche l’autobus. Nel livello mediano invece si trovano sale e ambienti risalenti al XVI secolo mentre nel livello superiore si trovano i resti più antichi della fortezza, risalenti al XIV secolo. Tre sono i modi per raggiungere la sommità del Benacantil: con il citato autobus che ha il capolinea al Museo Archeologico; a piedi (dal Barrio de Santa Cruz; imboccando un sentiero all’incrocio tra avenida Jaime e via Teniente Daoiz, praticamente di fronte al comando dei pompieri, e, infine, con la strada asfaltata – e quindi anche in auto -, la Carrer de Aceso al Castillo de Santa Barbara che parte da Carrer de Vazquez de Mella) o infine con l’ascensore, che però durante la visita del Pinguino non era in funzione.

Il mercato

Il mercato coperto di Alicante si trova in avenida Alfonso el Sabio 8 ed è, come tutti i mercati spagnoli, una straordinaria festa di colori. Ospitato in un bell’edificio di stile modernista ha compiuto il 12 novembre 2022 i cento anni in questa sede: nel corso del suo secolo di vita ricorda però anche un momento tragico, l’essere stato duramente colpito nel bombardamento del 25 maggio 1938, in piena guerra civile, portato da nove aerei italiani che sganciarono circa 90 bombe sulla città, causando almeno 300 morti. Oggi, al piano terra si trovano i reparti dedicati al pesce e a frutta e verdura, oltre a qualche chiosco di carne e affettati, carne e affettati che poi sono grandi protagonisti al piano superiore. Nella zona del retro, infine, i fiori.

La plaza de toros

La plaza de toros di Alicante, in placa de España, è una delle principali dell’intera Comunità Valenciana ed è stata costruita nel 1848 per essere poi rinnovata già quarant’anni più tardi. La stagione delle corride coincide con la settimana della festa di San Giovanni a giugno ma non mancano nel corso della stagione altri appuntamenti straordinari fuori cartellone. Un esempio? Nell’agosto 2022 qua si è esibito in una corrida straordinaria davanti a qualcosa come 11mila spettatori anche il grandissimo torero Josè Tomàs. Inoltre vi si organizzano appuntamenti musicali, anche se pare che l’acustica non sia così buona. Ospita pure un piccolo museo taurino, che però al momento della visita del Pinguino era chiuso in quanto all’arena erano in corso lavori. All’esterno, nello spazio all’interno della piazza, si trova un’opera dello scultore Ignacio Martìn che raffigura l’encierro, ovvero il trasferimento dei tori all’interno dell’arena.

Curiosità

Il panino con i calamari fritti. In calle San Vicente c’è un piccolo locale che si chiama Euro Kebab dove si

preparano ottimi panini ai calamari fritti. Sì, lo sappiamo che questo tipo di panino è una specialità madrilena e che si trova in diverse parti della Spagna (non ovunque, in ogni caso), ma in questo piccolo locale è davvero fatto molto, molto bene e a un prezzo (4 euro alla nostra visita) davvero superpopolare!

I Ficus monumentali. Alicante ospita 23 spettacolari esemplari di Ficus Macrophylla, il Ficus Australiano, la cui presenza è riportata nel registro degli alberi monumentali di interesse locale. Il Parco di Canalejas (verso il lungo mare, all’incrocio con avenida  de Ramon y Cajal) è l’area con il maggior numero di esemplari, ben nove alberi di età compresa tra i 50 e i 100 anni che hanno chiome che possono raggiungere fino a 30 metri di diametro e un’altezza compresa tra 13 e 20 metri e si distinguono per le radici aeree in quelli più antichi. Gli esemplari ubicati in posizione più centrale sono però i quattro che si trovano agli angoli di plaza Portal de Elche, affacciata sulla rambla Mendez Nunez. Inoltre, tra gli altri, ce ne sono due in paseo Ramiro, uno in plaza Navarro Rodrígo e un altro in plaza La Pipa. Tutti comunque sono assolutamente maestosi, vere sculture viventi regalateci dalla natura. Insomma, una meraviglia!

Il tram-treno

Ecco uno dei modi migliori per spostarsi sia in città sia, soprattutto, sul lungomare e verso i centri della provincia a nord di Alicante. E’ il tram-treno, che come tram appunto opera su due linee più strettamente urbane (e altre quattro sono già state progettate), mentre con treni quali quelli della metropolitana è attivo su altre tre. Complessivamente tocca 71 stazione su una rete di 127 chilometri che arriva fino a Denia, a 90 chilometri dal capoluogo. I biglietti si fanno a bordo dove sono installate macchinette che accettano sia contanti che bancomat o carte di credito. Se in città le linee sono sotterranee come una metropolitana, fuori dal centro per lunghissimi tratti invece i tram corrono in riva al mare offrendo al viaggiatore scorci molto, molto piacevoli.

In provincia

Benidorm. A una quarantina di chilometri a nord di Alicante, Benidorm (68mila abitanti) è la città dei record (non proprio positivissimi): è infatti la città al mondo con più grattacieli per numero di abitanti ed è seconda solo a New York per numero di grattacieli per chilometro quadrato. Inoltre è la terza città della Spagna per numero di camere d’albergo dopo Madrid e Barcellona. Può bastare? Se volete dare un’occhiata a questo sky-line assolutamente pazzesco per il Mediterraneo, potete arrivare a Benidorm con il tram-treno. Una curiosità: gli sportivi italiani, e in particolare gli appassionati di ciclismo non più giovanissimi, ricorderanno che proprio a Benidorm Gianni Bugno si laureò campione del mondo nel 1992.

Calp. Calp (questo il nome in valenciano, in spagnolo castillano si aggiunge una “e” e diventa Calpe) è diventata famosa non solo per il suo mare, le sue spiagge e per il  Peñon de Ifach, ovvero il promontorio di roccia che si incunea nel golfo, ma soprattutto perché nel quartiere di Manzanera l’architetto catalano Ricardo Bofill ha realizzato la Muralla Roja, un edificio post moderno di straordinaria suggestione completato nel 1973 che si affaccia sul mare e che merita una visita non solo da parte degli appassionati di architettura per i quali peraltro è un appuntamento assolutamente irrinunciabile. A stregare sono i colori della Muralla Roja, con diverse tonalità del rosso, del rosa, del viola e del blu che vanno a sovrapporsi all’azzurro del cielo e del mare oltre alle sue forme geometriche ispirate dalle tipiche caratteristiche della Kasbah, la cittadella fortificata della tradizione araba, su una pianta derivata dall’intersecarsi di 13 croci greche che vanno a comporre cinque edifici collegati tra loro. Purtroppo si può entrare solo se invitati dagli occupanti di uno dei 50 appartamenti che si trovano nel complesso, appartamenti divisi in tre tipologie: da 60, 80 e 120 metri quadri. Sul tetto, poi, piscina, sauna e solarium. Non lontano si trova anche un’altra opera firmata da Bofill, palazzo Xanadù, complesso che ospita 17 appartamenti completato nel 1968. Il nome stesso fa riferimento alla città cinese di Kublai Kan e in effetti l’edificio evoca nell’osservatore prepotenti suggestioni orientali. Il suo colore è un verde scuro con toni ossidati che vanno a ricordare, assieme alla forma complessiva dell’edificio, anche la roccia del Peñon de Ifach che si vede sullo sfondo.

(Guido Barella)

Il Pinguino ha soggiornato ad Alicante dall’11 al 16 gennaio 2023 prendendo una camera all’albergo La City Mercado di avenida Alfonso il Sabio (albergo assolutamente raccomandabile anche per l’ottimo rapporto qualità prezzo oltre che per la pulizia, per la gentilezza del personale e per la posizione centrale). Inoltre ha cenato con grande soddisfazione al ristorante La Matanza Castillana (c. Bailen 13), dove, ovviamente visto il nome, grande protagonista è la carne, splendidamente cotta!

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