Rovaniemi: Babbo Natale, Rudolph, gli elfi e le lunghe ombre del Nord

66° 32′ 35” Nord – 25° 50′ 51” Est. Il Pinguino verso il Polo, anche se è il Polo… sbagliato. Oh, sì, era anni che ce l’avevo qui, nel cuore, questo viaggio a casa di Babbo Natale. Perché io adoro il Natale. Adoro Babbo, adoro le renne e adoro Rudolph, adoro gli elfi, adoro tutto quello che vedo di natalizio, anche le cose più kitsch. Basta che sia Natale. Tanto che nella casa pinguinesca, mi porto dietro le vetrofanie natalizie di anno in anno. Stanno sempre lì, tanto, prima o poi, “il Natale, quando arriva, arriva”. Ho letto diversi libri sul Natale, su Babbo, per lavoro e per divertimento. Soprattutto, ho avuto l’enorme onore di intervistare il Babbo di Rovaniemi. Quale dei tanti, non so. Ma per me era Babbo Natale, e basta! Doveva essere un’intervista radiofonica – qua trovate il file dell’intervista, trasmessa da Radio Capodistria (intervista a Babbo Natale) il giorno di Natale del 2000 – per i bambini, in realtà me l’ero proprio dedicata…   Poi, dopo la chiacchierata, felice come una bimba, il tarlo: Rovaniemi, Rovaniemi, Rovaniemi. E un bel giorno, non mi arrivano tra le zampette due biglietti per passare 4 giorni, a dicembre, proprio lì, a casa, la vera, l’unica (sono un pochino partigiana?) casa di Babbo Natale? Un viaggio meraviglioso, un viaggio da fare certamente con i bimbi, ma che consiglio anche agli adulti che hanno conservato la favola, la poesia del Natale. Vedere Babbo, gli elfi, le renne, con la luce del Nord, sotto la neve, in quei silenzi, è indescrivibile. Un’emozione che auguro a tutti quanti voi. Non è un viaggio, è un sogno.

Insomma, questo è il viaggio del Pinguino a Rovaniemi, la “porta” (e la capitale) della Lapponia, proprio sul Circolo polare artico. Soprattutto, come dicevo, a qualche chilometro dalla città, c’è il villaggio di Babbo Natale che vive lì assieme ai suoi elfi. Inutile dirlo: il massimo è andarci proprio a dicembre, sperando che la stagione sia già stata generosa di neve (non è proprio così scontato….) per godere al massimo proprio della magica atmosfera pre-natalizia, che si inizia a respirare già sull’aereo della Finnair che collega direttamente Malpensa a Rovaniemi con le hostess che indossano i cappellini rossi in panno di Babbo Natale (ma perché i cappellini li danno solo ai bimbi???) e i bicchierini di carta serviti con lo spuntino a bordo con le decorazioni natalizie. Ma non è questo l’unico motivo per cui è meglio venirci in inverno: in estate pare che questo sia il regno delle zanzare! Ah, il volo della Finnair ha un’altra particolarità: vedrete, ci sono dei monitor dove poter ammirare decollo e atterraggio. E soprattutto l’atterraggio fa una certa impressione. E poi attaccatevi al finestrino: se il tempo lo permette, vedrete, una volta raggiunto il grande Nord, laghi, immensi deserti di neve, abeti e pini bianchi, betulle, casine di legno. La Natura, solo questo. Non ci siamo più abituati.

Rovaniemi

Rovaniemi (www.rovaniemi.fi) oggi è una tranquilla città di 35mila abitanti che grazie al turismo ha potuto cancellare le profonde ferite della Seconda guerra mondiale, nel corso della quale è stata completamente rasa al suolo dalle truppe tedesche in ritirata nel 1944. E’ stata quindi ridisegnata e ricostruita su progetto dell’architetto finlandese Alvar Aalto che ha ripreso la forma delle corna delle renne (ma la si nota soltanto dall’aereo): lo stesso Aalto ha anche progettato la sala concerti (Lappia-talo), la vicina biblioteca e il palazzo municipale in Hallituskatu.

Rovaniemi si trova alla congiunzione tra i fiumi Kemijoki e Ounasjoki, anche se, in realtà, in inverno, con i fiumi ghiacciati trasformati in parcheggio per le motoslitte e con la tenue luce del giorno (davvero una sensazione magica quella della notte polare) di questa latitudine, è quasi impossibile accorgersi di loro se non fosse per i ponti (tra i quali il principale, e più bello, è il Jatkankynttila).

Città moderna, piccola e tranquilla, dunque, dove il centro è formato da tre vie: l’isola pedonale, iRovakatu, Korkalonkatun Koskikatu, con bancarelle di souvenir (bellissime le moffole) due piccoli centri commerciali (souvenir carini? Zero), e l’albero di Natale, la Rovakatu, con altri negozi e soprattutto l’ufficio turistico (al civico 21), e la Korkalonkatu, la zona degli alberghi più belli. Attorno, qualche ristorante cinese e il Mc Donalds – su un’incrocio, alla fine di Koskikatu – più a nord del mondo (ma fa schifo uguale).

Insomma, una cittadina dove passeggiare tranquillamente, sfidare il gran freddo frequentando i pub, e andare a dare un’occhiata alle opere di Aalto e alla chiesa, ricostruita anch’essa dopo la guerra grazie agli aiuti delle Chiese di Svezia e Stati Uniti: adiacente alla chiesa, il cimitero con un monumento dedicato ai morti nell’evacuazione della città dell’autunno 1944 quando 20mila lapponi fuggirono in gran parte verso la Svezia.

A Rovaniemi la tappa d’obbligo è comunque l’Arktikum (ingresso adulti 12 euro, studenti 8, bambini 5; in estate e durante il periodo natalizio è aperto tutti i giorni, negli altri periodi dell’anno chiusura settimanale il lunedì. Verificare gli orari, assai diversificati per ciascuna stagione: www.arktikum.fi), il museo dedicato alla storia, alle tradizioni e alla natura della Lapponia e dell’Artico, uno dei migliori della Finlandia. La sua forma è davvero particolare: è un enorme tunnel di cristallo lungo 172 metri che si affaccia sul fiume Ounasjoki. Affascinante lo spaccato sulla vita lappone, bellissimi e coloratissimi i costumi, le ricostruzioni dei campi nomadi, delle canoe, degli attrezzi e utensili della cultura sami ma anche di altri popoli che vivono nell’Artico europeo, asiatico e americano. Per capirla davvero la Lapponia, bisogna venire qui. Davvero bella, poi, la proiezione dedicata all’aurora boreale. E’ un museo interattivo, divertente anche per i bambini, che troveranno impagliati numerosi animali tra cui l’orso polare. Assolutamente da vedere (un paio di ore, se siete pignoli).

Dall’altra parte della strada rispetto all’Arktikum, in Vartiokatu 32, c’è la famosa Coltelleria Marttiini (www.marttiini.fi). Nell’ex fabbrica, oggi museo, una mostra di coltelli, fotografie, e un negozio con prezzi decisamente molto convenienti.

Il Villaggio di Babbo Natale

Sono almeno 40mila, ogni anno, i visitatori del Villaggio di Babbo Natale (8 km da Rovaniemi, orario 9-19 da giugno ad agosto e in dicembre, 10-17 da settembre a maggio; ingresso libero; negozi aperti ogni giorno 8-18; www.santaclaus.fi, www.santaclausvillage.info, www.santaclauslive.com) sul Circolo polare artico, Napapiiri in finlandese. Da Rovaniemi, oltre al taxi, potete prendere l’autobus numero 8 (parte dalla stazione, uno ogni ora, per gli orari www.pikakuljetus.com). Fate i biglietti direttamente sul bus, andata e ritorno costano 5,80 a persona. Si ferma direttamente al villaggio. Arrivarci significa davvero entrare in una fiaba: ero senza fiato, con il cuore che batteva forte perché il paesino di Babbo era là davanti ai miei occhi. Casette di legno, luci dappertutto, renne, elfi, pupazzi di neve, un enorme albero di Natale ricoperto di luci, e una grande casa di pietra con il tetto a punta su cui è disegnato il faccione di Babbo con l’insegna “Santa Claus Office”. No, non era realtà, ero dentro alla mia favola natalizia.

Sì, lo so, la nascita del villaggio di Santa Klaus è assai più prosaica: si dice infatti che la casa di Babbo Natale sia stata spostata qua (si sa, Babbo Natale in realtà ha casa sul monte Korvantuturi, verso il confine con la Russia, dove peraltro torna ogni sera a dormire e dove lo aspetta sua moglie) nel Dopoguerra per scelta degli Usa, per aiutare la città a rinascere dopo l’orrore del 1944. E infatti il villaggio venne inaugurato nel 1950 da Eleonora Roosevelt. Mentre Babbo Natale riceve i suoi affezionati amici qui, tutti i giorni, dal 1985!

Il villaggio, con tanto di musichette natalizie in perenne sottofondo, ha il suo cuore – ovviamente – nella casa di Babbo: anche il Pinguino si è messo in coda – e che fila – per farsi fotografare assieme a lui da uno dei suoi elfi: non si possono usare le macchine fotografiche personali (Babbo è un marchio registrato, quindi può essere immortalato solo dai suoi elfi, sob), così si deve acquistare la foto (stampata in formato A4, costa 23 euro) al negozio, ultima stanza nonché tappa obbligata della casa di Babbo. Il Pinguino si è adeguato ben volentieri a tutta questa incredibile operazione di marketing (d’altra parte, è impossibile tornare a casa senza foto…), anche perché Babbo Natale gli ha perfino confidato che conosceva Trieste: chissà se è vero…

Ricordo ancora tutto: mi siedo su una panca, un elfo mi chiama, ed eccolo, il mio Babbo, seduto su una sedia di velluto rosso con vicino la scrivania e un grande camino. Mamma, quanto mi sarebbe piaciuto toccargli la barba, abbracciarmelo, dirgli che passo l’anno ad aspettare il Natale. Ma mi vergognavo tanto, come quando ero bimba. Sigh, così solo qualche chiacchiera, e poi la foto. E la sottoscritta con un sorriso ENORME e gli occhietti luccicanti! E’ vero che nel giro di 5 minuti tutto passa, ma vuoi mettere la soddisfazione di una stretta di mano (ma la prossima volta sarà un abbraccio!) e di una foto con il mio idolo? So che molti gli portano dei regalini, che apprezza moltissimo (d’altra parte, sarà anche stufo di farli e basta!). Io non ho portato nulla, se non il mio entusiasmo.

Nella casa di Babbo, troverete anche le agenzie turistiche che organizzano le escursioni. Attorno, un bel po’ di negozietti di souvenir con in vendita oggetti dell’artigianato lappone (la qualità è spesso molto buona, è il caso di approfittarne anche se non sono economicissimi ma Babbo accetta la carta di credito) e la tenda lappone dove mangiare uno straordinario salmone affumicato servito sulla corteccia di betulla (con pane e birra) all’epoca della visita del Pinguino gestita da un certo Heikki Haavikko. Costo, 12 euro.

A fianco della tenda del salmone, poi, il mitico ufficio postale, il Santa’s Main Post Office (prendere nota per i nipotini dell’indirizzo FIN – 96930, Circolo Polare Artico), nel quale si respira la più tipica atmosfera natalizia: ci sono gli elfi indaffaratissimi tra le letterine che arrivano da ogni angolo del mondo (quasi un milione all’anno). Certo! Devono aprire, leggere, spedire migliaia e migliaia di cartoline e lettere che i bambini – e non solo – di tutto il mondo stanno aspettando di ricevere “autografate” da Babbo. In più, sono in vendita i francobolli per affrancare le buste che avranno così lo specialissimo annullo postale. Come si fa a non scrivere le cartoline per amici e parenti da qui…. Ci sono due cassette delle lettere: una per spedire subito, l’altra per Natale. Info sui costi: per 6 euro, se riempi un modulo indicando il destinatario, spediscono gli elfi la letterina firmata da Babbo con tanto di timbro ufficiale, altrimenti spedire una normale cartolina con il francobollo costa 1,85. Davvero: si vive dentro una fiaba ed è dura tornare poi in città…

E fatevi la foto sulle linea dove passa il Napapiiri (un cartello ve lo ricorderà, mentre su un palo ci sono le distanze e le direzioni delle principali città europee). Noi non lo abbiamo visto visto che aveva appena nevicato e il freddo aveva appena bussato, ma c’è anche un Ice Bar, un igloo di ghiaccio (ingresso 7 euro): dev’essere divertente bersi la cioccolata calda seduti su tronchi di legno ricoperti di pelle d’orso con tavoli e bancone di ghiaccio! E poi, in una zona illuminata del bosco, per 6 euro potrete vedere uno show tutto incentrato sulla vita dei lapponi dentro gli igloo: praticamente si entra in una galleria di ghiaccio, piuttosto strettina, e poi ecco tre stanze, di cui la camera da letto fatta con le pelli dell’orso.

Dimenticavo: il Villaggio è aperto tutto l’anno, ogni giorno.

E poi c’è il Santa Park

Allora, a Rovaniemi non c’è un solo Babbo, ce ne sono due! Uno sta a Napapiiri, l’altro al Santa Park (www.santapark.com). In realtà, questo parco dei divertimenti scavato nella grotta di Syväsenvaara (ingresso 20 euro per i ragazzi, 25 gli adulti, apertura estiva e durante il periodo natalizio dalle 10 alle 18) non è consigliatissimo nemmeno dalle guide locali, e comunque è cucito addosso ai bambini-bambini. In più, mi domando quale spiegazione possa dare un povero genitore quando il proprio pargolo gli domanda “ma quanti Babbo Natale ci sono”? Io so una cosa: quello di Napapiiri, quello che ho visto io, è il vero Babbo Natale!!! PS: avevate dubbi??? Attenzione! Se pagate l’ingresso con l’American Express vi fanno lo sconto di 3 euro a persona. Anche qui potete farvi la foto con Babbo, ci sono l’Ice bar e la Galleria del ghiaccio (riproduce l’ambiente artico, ma anche la vita, la cultura, l’economia della Lapponia) ma soprattutto si va a scuola… di elfi! Venti minuti di lezione di danza con cappello rosso e corna di alce tra le mani, tre parole magiche, “kiiver, oover, toover” e per 10 euro avrete il vostro diploma che certifica che siete un perfetto elfo di Babbo Natale!

E se non siete freddolosissimi, potete sempre fare una passeggiata di 2 km – segnalata – e raggiungere il Santa Village in mezzo ai boschi. A proposito: le fermate dell’autobus fuori Rovaniemi sono segnalate da un cartello giallo che spesso però è ricoperto dalla neve. Altrimenti, l’autobus 8 vi porta al Santa Park. Per le famiglie, biglietti cumulativi e scontati.

Escursioni

Da queste parti si può vivere qualsiasi tipo di avventura nella natura, in città ci sono almeno tre grandi agenzie specializzate (Erasetti Safaris, www.erasetti.fi – quella scelta dal Pinguino -, Arctic Safaris, www.arcticsafaris.fi, e Safartica, www.safartica.com) che organizzano i tour (Erasetti è in Valtakatu 31 e al Villaggio di Babbo Natale, la Safartica in Valtakatu 18, e l’Arctic in Koskikatu 6). In qualsiasi albergo troverete i depliants pubblicitari, e i prezzi (alti) si equivalgono. Si va così dalla visita alla fattoria delle renne all’escursione notturna sulle slitte trainate dalle renne per vedere l’aurora boreale (ma ci è andata male, tanto freddo ma non abbastanza…), dal safari in motoslitta alla corsa con le slitte trainate dagli husky. Sono loro, le agenzie, a preoccuparsi di fornire l’abbigliamento adatto (tute termiche, guanti, calze e scarponi termici, passamontagna, caschi: il tutto da indossare sopra il vostro abbigliamento. Sì, alla fine si è tanti omini Michelin…), ad accompagnarvi con proprie guide (il Pinguino ha incontrato così un ragazzo italiano finito lassù per amore ma anche un paio di riservatissimi ragazzi lapponi) e a fornire tutta l’assistenza necessaria: insomma, sono escursioni in tutta sicurezza. Prima di partire, poi, breve corso per le istruzioni per l’uso (come ad, esempio, non correre come pazzi per superarsi, con le motoslitte, visto che si arriva anche a 70 km orari, casco obbligatorio). E poi, volete mettere trangugiare un wurstel, thé caldo e biscottini davanti al fuoco acceso, nel silenzio del bosco, tutti assieme (escursione notturna)? O assaporare quello stesso thé caldo nella tenda sami (escursione all’allevamento di renne), o dentro una capanna degli allevatori di husky? E volete mettere cos’è osservare il sole a mezzogiorno che, in mezzo a boschi bianchi, si colora di un rosso pallido e poi sparisce nell’azzurro della lunga notte invernale?

Avvertenze per l’uso: come si “guida” una renna. Con una corda si dà un colpo sulla coscia per partire o prendere velocità, si tira un pochino per frenare, tanto – ma non strozzatele – per fermarsi. In caso di bisogno, alzate la mano e la guida vi verrà in aiuto. E non preoccupatevi se dovete girare a destra o sinistra perché ogni renna segue quella che ha davanti. Sono molto docili, e carinissime (stupende quelle albine!).

Oltre al tour “io e la renna” e prima di rilasciarvi la patente di guida per renne (nominativa, nonché valida 5 anni), vi verrà offerto un ottimo thé bollente nella kota, la tenda lappone, e un rituale, il battesimo lappone (che noi non abbiamo avuto) ma di cui ho letto qualcosa: in pratica, una ragazza in costume sami vi accompagnerà in una capanna, accenderà il fuoco, vi racconterà la storia dei sami, vi farà indossare il loro cappello tipico, si avvicinerà con un coltello al vostro collo per uccidere gli spiriti cattivi, poi vi offrirà nella tazza di legno di betulla il latte di renna, prenderà un tizzone di legno e con la fuliggine vi disegnerà le corna di renna in fronte. Morale: niente più spiriti cattivi, rinascerete renna e vivrete in Lapponia. E vi consegnerà l’attestato di attraversamento del Circolo polare artico.

Avvertenza su come si “guida” un husky. Beh, ogni slitta ha sei cagnoloni, il passeggero sta nella slitta, dietro, in piedi, sugli sci della slitta, invece, il guidatore-capobranco. Quando girate, vi piegate, se volete invece frenare dovete temere premuto un pedale centrale (premete a fondo per fermarvi). Le guide si mettono in testa e in coda al gruppo, ricordate solo che ogni frenata è uno strattone per le bestiole. E’ più complicato rispetto alla guida su renna (una renna contro sei cani), si va più veloce, e non è nemmeno facile rimanere in piedi sugli sci, tanto meno nemmeno interpretare lo sguardo interrogativo dei due cani capigruppo che aspettano da voi indicazioni e comandi. Se avete bisogno di aiuto, anche in questo caso alzate la zampa. Al ritorno, magari, fate cambio di posto. Comunque, vedere questi cani così impazienti di correre, ululare, chiamarsi, correre su e giù per le piste, attraversare fiumi ghiacciati e boschi fitti fitti, respirare il loro fiato, beh, è indimenticabile.

Tutte le escursioni costano piuttosto care (verificate i prezzi in Internet prima di partire per evitare sorprese: comunque si parte da almeno 95 euro), ebbene sì, ma valgono la pena: il Pinguino non potrà mai dimenticare certe curve spericolate in motoslitta (alla fine, comunque, guidarla è piuttosto facile: solo il Pinguino ha rischiato di capottarsi…), la romanticissima passeggiata sulla slitta trainata dalla renna nella notte di luna piena accoccolati sotto la coperta di una sua “sorellina”, la folle corsa con gli husky. Mica capita tutti i giorni di vivere emozioni così! E poi sono una straordinaria occasione per conoscere un po’ più da vicino la cultura sami, ovvero la cultura del popolo lappone. Altra cosa: durano da due ore fino anche a sei, tenete solo presente che fa freddo… Ovviamente, tutte le escursioni sono possibili a patto che ci sia la neve.

Eccovi un elenco delle escursioni (minimo due partecipanti, guide e spiegazioni in inglese) che potete trovare a partire dal 1 dicembre. Ah: su ogni motoslitta possono sedersi due persone (c’è un supplemento da pagare per la motoslitta individuale), avete una franchigia in caso di incidente di 800 euro, i ragazzi con meno di 15 hanno uno sconto del 50%, ma in alta stagione – dal 1 dicembre al 12 gennaio – del 25%, mentre i bimbi sotto i 4 anni non pagano nulla.

- Safari alla Fattoria delle renne e giretto in slitta. Tempo: 2 ore e mezzo, 98 euro a persona

- Safari con le renne alla Fattori degli husky. Tempo: 3 ore, 121 euro

- Con le renne al Villaggio di Babbo Natale. Tempo 4 ore, 119 euro

- Alla ricerca dell’aurora boreale con le renne, giro notturno. Tempo 2 ore e mezzo, 105 euro

- Safari con la motoslitta da Rovaniemi al Villaggio di Babbo Natale. Tempo: 3 ore e mezzo, costo 109 (39 euro di supplemento per una motoslitta uso singolo)

- Safari con la motoslitta alla Fattoria delle renne. Tempo 3 ore, 118 euro (39 euro di supplemento per una motoslitta uso singolo)

- Safari con la motoslitta alla Fattoria degli husky e giretto con loro. Tempo: 3 ore, 121 euro

- Safari con la motoslitta e giro di un’ora con gli husky. Tempo: 3 ore e mezzo, 155 euro a persona

- Safari in motoslitta. Tempo: 2 ore, 95 euro

- Safari notturno in motoslitta. Tempo: 3 ore, 112 euro

- Safari di pesca con le motoslitta. Tempo: 3 ore, 104 euro

- Safari con la motoslitta tra boschi e laghi ghiacciati. Tempo: 5-6 ore, 162 euro a persona (78 euro di supplemento per motoslitta uso singolo)

- Safari notturno alla ricerca dell’aurora boreale con le racchette da neve. Tempo: 2 ore e mezzo, 64 euro

- Safari con gli husky. Tempo: 2 ore, 126 euro

- Ranua Zoo. Tempo 5 ore, pranzo incluso, 120 euro

- Escursione con il rompighiaccio Sampo a Kemi (105 km a sud), dal 22 dicembre al 24 aprile 2009. Trasferimento in treno (2° classe) da/per Rovaniemi, trasferimento libero in taxi da/per il porto di Kemi, imbarco a bordo del rompighiaccio, navigazione e possibilità di passeggiata sul ghiaccio o immersione indossando speciali tute termiche. Snack a bordo incluso. Durata crociera 4 ore+passaggio treno, 285 euro.

Ma quanto costa?

Noi, che abbiamo prenotato un viaggio organizzato, oltre al volo diretto Finnair Malpensa-Rovaniemi (p. 11-a. 15.45, p. 9.05-a. 11.50), e la mezza pensione all’hotel Sky, avevamo incluse due escursioni: la visita al Villaggio di Babbo Natale (trasferimento in pullmam con guida in italiano), e l’escursione in motoslitta alla Fattoria delle renne, con guida delle renne (durata 3 ore). In tutto, nel 2004, abbiamo pagato 2350 euro in due.

Consigli

Se proprio dovete scegliere (ma quando si organizza una viaggio così, davvero, cercate di godervi tutto!), allora – ma è del tutto soggettivo – prenotate l’escursione con le renne di notte: è incredibilmente suggestiva. E’ così lenta, vi permette di assaporare ogni ramo di albero innevato, ogni rumore della foresta, ogni raggio di luna sulla distesa di neve. Io sono molto, ma molto freddolosa, ma vi assicuro che la copertina e probabilmente la compagnia giusta scaldano, eccome se scaldano. E poi, le motoslitte: non è per nulla ecologico, fanno un rumore incredibile, però sono molto divertenti. Scorrazzare in quella distesa di neve, passare sopra i fiumi e scambiarli per autostrade, giocare a tirarsi la neve dei rami degli alberi innevati, il brivido – in tutti i sensi – della velocità, con il sole che tenta di scalare il cielo per poi, dopo poche ore, arrendersi al tramonto e all’inverno, è speciale.

Per risparmiare, poi, non prenotate un viaggio organizzato come abbiamo fatto noi (ma era tardi per fare altro…), perché con un po’ di pazienza si può trovare sia il volo (ci sono collegamenti diretti della Finnair da Malpensa solo a dicembre e fino a fine festività, però costano, altrimenti, provate a volare su Helsinki, e poi Helsinki-Rovaniemi, con Finnair, Sas, Blue 1, per 1 ora e 25 minuti) che l’hotel e le escursioni (i siti delle agenzie sono tutti in inglese). Se volete visitare Rovaniemi a dicembre, mi raccomando, muovetevi con larghissimo anticipo.

Per raggiungere un qualsiasi hotel, c’è il taxi (17 euro dall’aeroporto alla città) ma c’è anche un taxi collettivo, l’Airport Express Taxi, di 10 posti, che per 5 euro a persona fa il tour degli alberghi prenotati dai passeggeri-turisti. Il centro di Rovaniemi dista 6 km. La stazione ferroviaria e quella degli autobus sono vicine al centro. Se invece avete prenotato una macchina, vedrete dappertutto delle colonnine, tipo quelle di emergenza delle autostrade: quelli sono dei carica batteria, che gratuitamente si possono usare. Sono sempre attivi.

In tutti i bar, ristoranti, musei fa molto caldo, per cui, per vostra comodità, forse è meglio al posto della tutona da neve, portarsi dei caldi pantaloni da neve e una bella giacca a vento e poi tutto a cipolla.

 

Immagino lo sappiate già, ma qui, in inverno, regnano buio e gelo per 30 lunghissimi giorni, mentre in estate il sole tiepidamente irradia la Lapponia per oltre 720 ore. E’ un po’ complicato il primo giorno abituarsi all’azzurro ghiaccio di una notte perenne, se ci andate in inverno, ma poi l’occhio si abitua e rende il panorama decisamente affascinante (per noi che poi torniamo al sole..).

Info voli su www.flysas.com, www.blue1.com/en/, www.finnair.com.

E se avete tempo…

Purtroppo, non abbiamo avuto l’occasione di sperimentare di persona, ma vi segnalo altre cosine da fare nei paraggi di Rovaniemi. Ad esempio, se ci capitate a giugno o luglio, andate a mezzanotte a godervi il sole, ancora alto, sulla cima del monte Syvasenvaara. Lì troverete una torretta in legno con un panorama a 360 gradi. Per arrivarci, dal parcheggio del Santa Claus Park parte un sentiero, comodo, che in un quarto d’ora vi porta sulla vetta.

E poi c’è il Parco zoo di Ranua, 80 km a sud di Rovaniemi: c’è l’orso polare che vi aspetta! Si prende l’autobus dalla stazione centrale, un’ora e venti minuti di viaggio, il biglietto costa 23,80 a persona a/r, altrimenti 13,20 a tratta. Non passa spesso, state attenti agli orari, soprattutto per il ritorno. L’autobus vi lascia proprio davanti al Parco. Il biglietto di entrata costa 9 euro. Vedrete in un percorso di 3 km nel bosco ampi recinti naturali in cui vedere da vicino 60 specie di animali selvatici e nordici tra cui linci, lupi, ghiottoni, volpi artiche, lontre, alci, renne, gufi, volpi, l’orso bruno (è ghiotto di mele, se volete che vi si avvicini e scattare così delle splendide foto….), e la star appunto, l’orso polare. Calcolate due orette o qualcosina di più per vederlo tutto.

Viste le temperature, per il ritorno cercate di pigliare il bus delle 14.40, altrimenti il successivo è alle 17.40! Ah, il sabato pare non sia comodissimo come orari. In estate si trasforma in un giardino zoologico per animali domestici, c’è il ristorante e un chiosco di souvenir, aperto tutto l’anno. Gli animali, poi, possono fare la nanna o essere nascosti: per vederli meglio, andateci la mattina o – in estate – alla sera.

Segnalata è anche la miniera di ametiste di Luosto (130 km da Rovaniemi verso nord), l’unica miniera attiva di ametiste d’Europa.

Se proprio volete esagerare, c’è anche l’escursione a bordo della rompighiaccio: si parte da Kemi, 100 km da Rovaniemi, per fare 4 ore di nave a circa 180 euro (www.sampotours.com) a persona. Potete arrivarci da soli, a Kemi, oppure esiste anche il tour tutto organizzato. In questo caso c’è il charter bus (si parte alle 9.45 davanti al Pohjanovi Hotel, si arriva alle 11.30). A bordo della rompighiaccio, troverete la guida che vi consegnerà un foglio con gli appuntamenti della giornata: alle 12 un primo tour, alle 13.30 pappa e alle 15 nuotatina. Insomma, potrete ammirare la sala macchina con i motori che spingono le oltre 3500 tonnellate della Sampo, che è del 1960, e che fanno avanzare – in assenza di ghiaccio – la nave fino a 16 nodi. La Sampo era il primo rompighiaccio europeo dotato di eliche a prua a poppa (in sintesi, vuol dire che può navigare in condizioni estreme). Il pranzo è a base di renna, o di salmone. Poi arriva la parte più difficile: si scende nelle cabine, si indossa la spessa tuta, e si sguazza nella ghiacciata acquetta artica. Pochi minuti, il diploma che attesta il bagnetto gelido, e – ultima tappa della giornata – lo Snow Castle, il castello di ghiaccio (www.snowcastle.net), sempre a Kemi, con tanto di ristorante, snowhotel e snowcappella (che ne dite di un matrimonio al freddo?). E poi ritorno a Rovaniemi. Costo di questa escursione con il tutto organizzato? Navigazione sulla rompighiaccio, trasferimenti, pranzo, entrata Snow Castle: 300 euro.

Consiglio: a chi si reca al castello di ghiaccio (che viene totalmente distrutto in primavera e ricostruito a dicembre), meglio visitarlo al crepuscolo o di notte, in quanto le luci artificiali creano un’atmosfera molto, molto suggestiva. L’ingresso è di 7 euro.

Come vestirsi

Dunque, per le escursioni siete a posto. Nel tempo libero, non c’è da scherzare. Per cui, portate calzamaglia da indossare sotto i vestiti normali, o materiale tecnico traspirante ma caldo, una bella maglietta a manica lunga termica, guanti, sciarpa, berretto, paraorecchi, anche la tuta da sci se volete e se non volete i doposci, comunque una scarpa a stivale che tenga la neve e vi tenga caldo. Controllate la situazione meteo su Internet (che belle le webcam su Rovaniemi…) per verificare le temperature e poter pianificare bene il vostro viaggio. Ricordate che si può scendere anche di 20 gradi sotto lo zero. Non c’è vento, per cui è un freddo secco, ma sempre gelo è!!!

Per le web cam sulle strade finlandesi, www.tiehallinto.fi/alk/frames/kelikamerat-frame.html

Per le previsioni meteo, www.fmi.fi/weather/local.html?kunta=Rovaniemi

Dormire

Il Pinguino ha scelto lo Sky Hotel (www.laplandhotels.com), appena fuori – 2 km – Rovaniemi, sulla collina di Ounasvaara, praticamente sulle piste da sci, in mezzo a un bosco: la pace assoluta, Finlandia al 100%. Ha la sauna e la piscina, che aprono alle 12, con idromassaggio, 3 vasche a temperature diverse e una palestra (a pagamento, 7 euro al giorno). Per arrivarci, c’è l’autobus 5, il 5A, il 6 e il 7 (2,70 euro a tratta). L’hotel fa parte del Centro sciistico Ounasvaara (www.ounasvaara.net): all’epoca, c’erano 5 piste da discesa e 123 km per lo sci da fondo, ma non sono le nostre….. L’attrezzatura la potete noleggiare direttamente all’hotel o al Centro (solo sci alpino).

I taxisti finlandesi, poi, guidano sul ghiaccio come noi in autostrada, non è un problema scendere in città.

Mangiare

Secondo il Pinguino, il ristorante migliore in città è il Puolakki (in stagione turistica, meglio prenotare): da non perdere la carne di renna e, a fine pasto, il distillato ai lamponi artici. Buono anche il ristorante dello Sky Hotel, con una grande vetrata sul bosco. Ma indimenticabile resta il salmone affumicato mangiato nella tenda-trattoria al Villaggio di Babbo Natale.

Acquisti

Gli oggetti tradizionali sami sono assolutamente deliziosi. A parte gli abiti (impossibile non comprare il copricapo multicolore o le moffole, anch’esse con i nastrini colorati: indicano il clan familiare, un po’ come i colori dei kilt scozzesi. E sono caldissime!), coccolissime sono le kuksa, le tazze intagliate in legno di betulla che i sami portano appese alla cintura con i buchini per l’impugnatura piuttosto grandi fatti apposta perché ci si infili il guanto.

Davvero molto belle solo le decorazioni natalizie che ogni casa lappone ha su ogni finestra, credo anche per la voglia di vedere un pochino di luce: sono delle luminarie per interni fatte con tante candeline da appoggiare sul ripiano delle vostre finestre. Le potete trovare al Villaggio di Babbo Natale di diverse grandezze, forme e colori (mi pare costassero 12-14 euro). Può essere anche un bel regalo da sistemare sotto l’albero. Con quelle, è Natale sempre. E poi i coltelli della Marttiini, o il palco di renna (meglio di no) da appendere nel salotto di casa. E poi, ovviamente, tutto quello che fa Natale…

Info e siti utili

I supermercati e i mercati sono di regola aperti dal lunedì al venerdì 9-21, sabato 9-18, nei periodi estivo e natalizio anche la domenica. I restanti negozi sono di regola aperti dal lunedì al venerdì 10-17, sabato 10-14. I negozi del Villaggio di Babbo Natale sono aperti ogni giorno tutto l’anno.

Pappa: le leccornie lapponi più tradizionali e famose sono lo spezzatino di renna e la zuppa di salmone.

Rovaniemi dispone di ottimi collegamenti (numerosi collegamenti quotidiani aerei, ferroviari e con autobus di linea). Ulteriori informazioni e orari: www.finnair.com,www.blue1.com, www.vr.fi, www.matkahuolto.fi.

Sulle pagine internet del MEK (Centro per la promozione del turismo), all’indirizzo www.visitfinland.com, si possono trovare informazioni utili sia a chi programma un viaggio in Finlandia dall’estero sia sulle agenzie di viaggi estere che offrono viaggi organizzati per Rovaniemi e la Lapponia.
Se si programma un viaggio in Lapponia conviene visitare il portale della Lapponia all’indirizzo www.laplandfinland.com.

Se non lo sapete, Babbo ha pure una tv: curiosate su www.santatelevision.com.

L’Ufficio del turismo di Rovaniemi è in Maakuntakatu 29-31
tel.+358-16-346 270
travel.info@rovaniemi.fi

E’ il centro informazioni per i parchi naturali. Troverete dépliants di Rovaniemi, mappe e cartine geografiche, orari, manifestazioni, escursioni guidate e non, trekking, prodotti tipici, e postazioni Internet. In più, vende licenze di pesca, gestisce prenotazioni per l’affitto dei cottages. Apertura estiva giornaliera, altrimenti dal lunedì al venerdì (in dicembre anche il sabato).

Info “naturali”

- La durata media dell’innevamento è di 180 giorni all’anno (tra novembre e aprile)
- Temperatura minima misurata – 45,3 °C
- Temperatura massima misurata + 30,6 ° C

Il sole di mezzanotte è visibile dal 6 giugno al 7 luglio. L’aurora boreale è un fenomeno naturale visibile nei cieli delle zone polari artiche e antartiche durante le notti stellate d’autunno e i bui mesi invernali.

Temperature medie massime/minime ºC
gennaio -9.9, -20.0
febbraio -8.6, -18.4
marzo -2.7, -14.2
aprile 3.3, -6.7
maggio 10.7, 0.4
giugno 17.5, 6.9
luglio 19.7, 9.4
agosto 16.7, 7.3
settembre 10.6, 2.9
ottobre 3.3, -2.4
novembre -3.3, -10.2
dicembre -7.7, -17.3

(Il Pinguino è stato a Rovaniemi dal 4 all’8 dicembre 2004)

di Donatella Tretjak e Guido Barella

468 ad

Scrivi un commento