
E’ una città di quasi 150 mila abitanti, centro industriale di produzione di automobili. Davvero? Davvero. Nel mondo però è conosciuta per la sua università e i suoi (quasi) millenari college. E per un centro storico che è un gioiellino tutto guglie e parchi secolari, animato dagli studenti che qua arrivano da tutto il Paese e anche dall’estero.
Eccoci a Oxford (www.visitoxford.org, www.oxfordcityguide.com, www.oxfordcity.co.uk), un centinaio di chilometri a nord-ovest di Londra. Per arrivarci il modo migliore, se non si dispone di un’auto, è utilizzare il pullman (www.oxfordbus.co.uk): partenza da Londra dalla Victoria coach Station, gate 10 (il biglietto di andata e ritorno per gli adulti costa 16 sterline, per i ragazzi sotto i 16 anni è gratis), un’ora e mezza di viaggio (se il traffico è normale: per il Pinguino il viaggio di ritorno a Londra, era domenica sera, è durato più di due ore e mezza!). Partenza dunque dal cuore della capitale, arrivo nel cuore di Oxford, alla stazione dei pullman che si trova a un passo da Broad Street, una delle strade che formano il quadrilatero centrale della città. (A proposito: al gate di partenza della Victoria c’è una macchinetta che distribuisce al prezzo di una sterlina la mappa, ben fatta va detto, della città di Oxford, il cui nome significa guado, ford, del bue, ox).
Tutti a scuola!
Dunque, sbarcati dal pullman (attenzione: si può anche viaggiare in treno, partendo da London Paddington, ma è più caro, 19.90 sterline, www.nationalrail.co.uk), arrivati in fondo a Broad Street, dove la via forma uno slargo, quasi una piazza con al centro un po’ di posti auto, ci si deve tuffare a destra e lasciarsi avvolgere dall’atmosfera gotica di Catte Street e soprattutto di New College Lane, riconoscibilissima per il Ponte dei sospiri che collega la vecchia e la nuova corte dell’Hertford college (www.hertford.ox.ac.uk). Ecco, i college. Per “respirare” la magica atmosfera oxfordiana bisogna visitare proprio i college. L’università (www.ox.ac.uk) è stata fondata a Oxford nel 1096 e nel 1167 ebbe un grande impulso grazie a Enrico II che proibì agli studenti inglesi di frequentare l’ateneo di Parigi. E i college nacquero appunto per ospitare gli studenti: anche oggi ogni ragazzo, al momento dell’iscrizione, viene assegnato a uno dei 39 college cittadini, dalla struttura sempre simile (con gli edifici disposti attorno a corti quadrate – “quad” -, la cappella con un chiostro, il refettorio – “hall” – dagli alti soffitti, il parco) eppure ognuno capace di caratterizzarsi da uno spirito proprio. Praticamente tutti (molti dei quali di origine medievale, ma ve ne sono pure di vittoriani) sono anche visitabili, ma non si può dimenticare che si tratta di luoghi dove vivono gli studenti e che quindi, soprattutto durante l’anno accademico, sono abitati da persone che necessitano della massima tranquillità per potersi dedicare al meglio allo studio. La visita dura dalla ventina di minuti all’ora circa: durante una giornata è quindi possibile vederne più di uno.
Alcuni sono davvero particolari e richiedono assolutamente di essere visti. A iniziare dal New College (www.new.ox.ac.uk; ingresso adulti 2 sterline, anziani 1.50, under 16 e studenti 1; orario da Pasqua a ottobre dalle 11 alle 17 e da ottobre a Pasqua dalle 14 alle 16), a dispetto del nome uno dei più antichi, fondato nel 1379, diventato subito modello del college ideale. Fu questo il primo, infatti, progettato in maniera coerente per contemperare tutte le proprie componenti: la cappella, il refettorio, la biblioteca, gli appartamenti degli studenti. Il tutto con gli immensi spazi verdi del chiostro e dei “quad”, e con, infine, nella parte più lontana dall’ingresso, un grande parco nel quale anche i visitatori possono passeggiare.
Proseguendo poi lungo Queen’s Lane si giunge in High Street, la strada principale di Oxford, chiamata gergalmente dagli studenti semplicemente la “High”. E al margine orientale dalla città, proprio di fronte al prezioso Orto botanico, ecco un altro college assolutamente imperdibile. E’ il Magdalen (www.magd.ox.ac.uk; ingresso adulti 4 sterline; bambini, studenti e anziani 3; orario da ottobre a giugno dalle 13 alle 18, da luglio a settembre dalle 12 alle 18), fondato un po’ più tardi, nel 1458 (ma l’edificio principale presente oggi è stato costruito in stile palladiano nel 1733) e destinato, all’epoca, agli studi di filosofia e teologia: la torre della sua cappella viene descritta come una sorta di sentinella all’ingresso est della città. Nel bar che si trova nel complesso del college, appesi su una parete, i remi incrociati ricordano la grande passione sportiva degli studenti oxfordiani per il canottaggio. A proposito di questa passione, si faccia caso alle porte delle scale che conducono agli appartamenti dei ragazzi in ogni college: spesso sono “ornate” da decorazioni fatte anche di nomi e date che ricordano successi sportivi di equipaggi composti da studenti di quel college.
Ma siamo a Hogwarts?
Tornando poi indietro, percorrendo la High – immancabili i negozi che vendono maglie, magliette e felpe con sopra scritto Oxford University: tra i molti, più o meno a metà strada, sulla sinistra tornando verso il centro, c’è anche il negozio ufficiale per il merchandising dell’università, …ovviamente un po’ più caro degli altri – si giunge fino all’incrocio con St Aldates Street, dove, sulla sinistra, superata la Town Hall, ovvero il municipio, ecco forse il college più celebre di tutti, il Christ Church (www.chch.ox.ac.uk, ingresso 6.30 sterline, aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.15 alle 11.45 e dalle 14.15 alle 16.30, sabato e domenica dalle 14.30 alle 16.30), risalente al 1525, conosciuto dagli studenti come “The House”. Più celebre in quanto è sicuramente il più grande e più visitato, forte anche della sua cattedrale ancor più antica (è l’unico college ad avere come cappella una cattedrale), della sua galleria d’arte che ospita anche opere di Dürer e Michelangelo e della sua corte quadrata, la più grande tra quelle di tutti i college oxfordiani. Nell’immenso parco poi pascolano bovini dalle grandi corna.
Visitando il Christ Church gli appassionati di Harry Potter riconosceranno immediatamente alcune ambientazioni del primo film della fortunata serie: qua infatti si trovano ad esempio la hall e le scalinate del college per maghetti di Harry, Hogwarts (secondo alcuni non a caso un nome che ha una certa assonanza con Oxford). Ma anche Lewis Carroll avrebbe tratto ispirazione da tale college per il suo “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Christ Church ha perfino poi un proprio negozio di merchandising vero e proprio (in altri college è invece possibile acquistare “solo” libri, cd o dvd): questo per dire del richiamo che esercita sui visitatori e che rappresenta anche il suo vero grande limite. Non è raro infatti trovare code lunghissime all’ingresso e le sale “invase” dai visitatori con il “traffico” regolato da simpatici personaggi in bombetta, con l’impossibilità quindi di godere della bellezza della struttura, anche perché tale college è inserito praticamente in tutti i tour guidati della cittadina. Buon per le casse del college, meno bene per chi vorrebbe dedicarsi con maggior tranquillità al luogo.
E allora, per recuperare una dimensione più tranquilla e anche austera, da luogo di studi insomma, è sufficiente affacciarsi al “quad” interno dell’Oriel College (risalente al 1326 e situato nell’omonima piazzetta alle spalle del Christ Church, www.oriel.ox.ac.uk: non è aperto ai visitatori) oppure tornare in Broad Street e scoprire che in pieno centro si trova il Trinity College (www.trinity.ox.ac.uk; ingresso adulti 2 sterline, anziani e bambini 1; orario dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16; sabato e domenica dalle 14 alle 16), risalente al 1554, un ex convento in cui la pace regna sovrana e nel quale è possibile soffermarsi nei “quad” o nella “hall” lasciandosi avvolgere dal clima che permea questi antichi luoghi di studio: il Trinity è uno dei più piccoli college oxfordiani quanto a studenti ospitati, ma si trova in uno spazio eccezionale proprio nel cuore della città con alcuni dei più bei giardini e palazzi.
A poca distanza da Broad Street – proprio dietro allo Sheldonian Theatre costruito tra il 1664 e il 1669, considerato una delle prime grandi opere architettoniche di sir Christopher Wren, che ospita anche cerimonie universitarie quali quelle di consegna dei diplomi -, in Catte Street ecco infine l’ingresso ufficiale del luogo più carico di fascino dell’intera Oxford, quello straordinario gioiello che è la Bodleian Library, la Biblioteca Bodleiana (www.bodleian.ox.ac.uk), che – fondata nel 1602 (ma già da due secoli era attiva a Oxford una “library”) – è seconda solo a quella Malatestiana di Cesena come biblioteca più antica del mondo moderno, custode oggi di qualcosa come sei milioni di volumi: tra l’altro, la Bodleiana è anche una copyright library, e quindi, sin dal 1610, conserva almeno una copia di qualsiasi pubblicazione stampata in Inghilterra.
Oggi è possibile anche per i turisti visitare la Bodleian e anzi vengono organizzati (tutti i giorni della settimana: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, il sabato dalle 9 alle 16.30 e la domenica dalle 11 alle 17) tour guidati sia brevi (mezz’ora, 4,50 sterline) che lunghi (un’ora, 6.50 sterline). E’ comunque sufficiente la prima opzione per assaporare la magia del luogo. La visita inizia a piano terra, dove si trova la Divinity School, ovvero lo spazio – con i vecchi banchi – dove si svolgevano nel medioevo quelli che oggi potremmo definire gli esami di ammissione all’università, con il pulpito dal quale lo studente esponeva, in latino – la conoscenza della lingua dei romani era indispensabile per essere ammessi a Oxford fino al 1960 e quella del greco fino al 1920, mentre le donne furono ammesse a partire dal 1920 -, le proprie tesi di fronte al professore che stava sul pulpito dinanzi a lui. E al piano di sopra, poi, i volumi e i tavoli di consultazione riservati agli studiosi (“siamo una biblioteca, non un museo” spiega infatti con orgoglio la guida). A proposito di Oxford-Hogwarts. Anche la “Bod” – come è chiamata dagli studiosi la Library – è stata tra le location del primo Harry Potter cinematografico: il piano terra è diventato l’infermeria del college per maghetti, la biblioteca è invece la… biblioteca. Curiosamente proprio l’essere stata una delle location del film di Harry Potter è diventato negli anni quasi un “must”, un motivo d’orgoglio rivendicato dalle guide che illustrano ai visitatori gli angoli finiti nelle riprese del film con schede dedicate.
A spasso tra cielo e acqua
E infine, prima di tornare alla stazione dei pullman, è piacevole passeggiare lungo le strade del centro storico di Oxford, tra librerie e negozi di souvenir, immergersi nel mercato coperto (Covered market) tra High street e Market street, visitare la chiesa universitaria di St Mary the Virgin, sempre in High street, risalente al 1280 (e con 127 gradini vi offre una vista sulla città e l’Oxfordshire incredibile. Aperta tutti i giorni dalle 9 alle 17, dalle 6 alle 18 invece in luglio e agosto; la domenica apre alle 12.15 da ottobre a maggio, alle 11.15 da giugno a settembre, www.university-church.ox.ac.uk), oppure arrivare alla Carfax Tower (aperta tutti i giorni, da aprile a ottobre dalle 10 alle 17.30, 16.30 in ottobre; da novembre a marzo dalle 10 alle 15, fino alle 16 in marzo, adulti £ 2.20, ragazzi £ 1.10, www.oxfordcityguide.com/TouristInfo/SightSeeing.html), che sorge nei pressi dell’omonimo incrocio per ammirare dall’alto – dopo 99 gradini e 23 metri – le guglie e le aree verdi della città.
E avendo un po’ più di tempo, perché non approfittare anche di una gita sull’acqua lungo il Cherwell o l’Isis, come a Oxford viene chiamato il Tamigi, sia con barchine a remi sia con veri e propri battelli: almeno quattro i centri che gestiscono le barche, www.cherwellboathouse.co.uk, www.oxfordpunting.co.uk (proprio vicino al Magdalen college), www.oxfordrivercruises.com e www.salterssteamers.co.uk, quest’ultimo sul Tamigi.
(Visita effettuata il 18 luglio 2010)
di Guido Barella
Una Risposta a“Oxford, al college con Harry Potter”
Una descrizione ottima,utile e piacevole,sembra quasi di essere accompagnati per mano in questo viaggio oxfordiano.Complimenti!