
Immaginate di trovarvi, come per magia, in un luogo che sembra contemporaneamente la Terra di mezzo del Signore degli Anelli, la foresta di Robin Hood e il set di un film di James Ivory. Immaginate castelli, ville, parchi e giardini, duchi e principesse, sale da tè e opere d’arte, boschi così fitti da non vedere la luce in fondo, alberi alti come grattacieli, prati di un verde fluorescente, laghi e muschio e chiesette su rive morbide di erba. Avete ben visualizzato tutto? Sì? Allora benvenuti nel Lake District.
The Lake District, Lakeland, the Lakes, sono i molti nomi della regione nel centro del Regno Unito dirimpettaia dell’Irlanda, posizionata sotto la Scozia e di pertinenza della contea di Cumbria. Il Lake District National Park – una delle mete scelte dal vostro Pinguino Viaggiatore per l’agosto 2009 – è considerato come una delle più belle zone dell’Inghilterra e ha fornito ispirazione per secoli a generazioni di artisti britannici. Si tratta della meta preferita di molti villeggianti inglesi e oltre a contenere bellezza e natura in dosi massicce, è anche un luogo dall’ospitalità elegante e discreta, quindi molto molto british.
Le tante, tante cose da fare
Divertirsi, imparare, oppure fare moto qui non è un problema, perché il Distretto offre bellissime possibilità a tutti, per tutti i gusti. Chi ama il trekking (qui si dice hiking) ha infinite possibilità di fare lunghissime passeggiate, ovunque e sempre. I Lakes aiutano anche i camminatori più sguarniti di attrezzatura che possono contare su un’infinita quantità di negozi altamente specializzati, dislocati persino nei paesini più piccoli. Noi li abbiamo visitati durante i saldi agostani e i prezzi erano veramente convenienti, mentre le piste erano battutissime da persone, famiglie intere inclusi i cani. Gli inglesi amano la campagna e adorano le passeggiate, lunghe e panoramiche. Stessa felice sorte tocca anche ai ciclisti e ai velisti. I tanti, tanti, tanti laghi, i boschi, le stradine di campagna offrono infinite opportunità a tutti, sia a chi predilige camminare, come a chi vuole pedalare e veleggiare sulle calme e profonde acque, ad esempio di Windermere.
I visitatori più affamati di storia e arte possono contare sul loro “fair share” di diletto. La Cumbria è costellata di case, castelli e ville storiche, punti panoramici che hanno ispirato poeti, scrittori e pittori, ci sono giardini magici e cerchi di pietre e rovine di passate glorie, di ogni periodo storico. Inoltre si può pellegrinare per le dimore di importanti scrittori e poeti che hanno fatto la storia della letteratura d’oltremanica. Se si ha fortuna o si pianifica in tal senso, molte delle case ospitano interessanti fair – feste paesane – dedicate ai temi più disparati dalla marmellata al peperoncino. Controllate sui siti!
Per chi lo desidera, c’è anche la possibilità di fare un tour culinario tra i vari ristoranti e pub locali… Qui, la nostra fame d’avventura è venuta meno. Sorry. Possiamo solo assicurarvi che la birra locale è ottima e il gingerbread di Grasmere molto gustoso. Scartato lo sport (per le passeggiate facciamo a casa), il Pinguino in spedizione ha scelto di dedicarsi – con gran diletto – all’aspetto storico, culturale e panoramico del Lake District.
Le ville, i castelli e i parchi con rose e… zucchine
Appena arrivati in macchina abbiamo notato che la segnaletica stradale inglese è estremamente chiara e puntuale. Tra tutte le tabelle spiccavano quelle in marrone, che indicano le direzioni per i vari luoghi d’interesse, come i castelli, le abbazie, i cerchi di pietra (sì, sì, tipo Stonehenge) e le case storiche. Anche il turista meno organizzato può dunque contare su questi cartelloni per visitare luoghi meravigliosi.
Il primo giorno di peregrinazioni un po’ a caso, tanto per capire che aria tira, siamo incappati in due di questi siti: Levens Hall e Sizergh Castle. Entrambi nei pressi di Kendal sulla A591, a solo due miglia e mezza di distanza l’una dall’altro, sono le dimore di campagna rispettivamente delle famiglie Bagot e Strickland. Entrambi i casati hanno una notevole importanza nella storia inglese e la villa e il castello che abbiamo visitato lo testimoniano.
Levens Hall (www.levenshall.co.uk) è famosa soprattutto per il parco topiario, cioè un paesaggio – dall’atmosfera simile a quella di Alice nel Paese delle Meraviglie - fatto di alberi e arbusti modellati in varie forme attraverso la potatura. Il giardino è stato progettato nel 1689 dal francese Guillaume Beaumont ed è rimasto fondamentalmente identico fino ai giorni nostri. Bellissimi viali fioriti, con rose profumatissime (attenzione alle api…) e un inusitato utilizzo di verdure come piante ornamentali, prime tra tutte le zucchine e le tegoline. La potatura del topiario richiede il lavoro di 4 giardinieri 4 per un intero mese, ogni anno. L’interno della casa è affascinante. Si tratta di una dimora costruita nell’epoca elisabettiana, calda accogliente e grande, contiene mobili pregiatissimi, preziosi dipinti (noi abbiamo notato due schizzi di Rubens e di Tiepolo) e antichi esemplari di lavori di patchwork inglesi. Il costo del biglietto per casa e giardino è di 10.50£ per gli adulti, 4.50£ per bambini, il solo giardino costa 7.50£ o 3.50£.
Sizergh Castle (www.nationaltrust.org.uk/main/w-sizerghcastlegarden) è la storica dimora della famiglia Strickland, dalla quale discendeva anche il presidente americano George Washington. La famiglia l’ha abitato per oltre sette secoli. Dagli anni ’50 la proprietà è stata ceduta al National Trust – la fondazione che da più di cento anni gestisce, cura e protegge parte dell’eredità storica e naturalistica dell’Inghilterra, rendendola accessibile a tutti -, anche se la famiglia ha un inestinguibile diritto di usufrutto il che vuol dire che una parte del possedimento è chiusa per i visitatori e lì vi risiedono gli Strickland di passaggio durante le giornate d’apertura della casa al pubblico. La loro presenza a Sizergh è palpabile. In generale, la bellezza del castello risiede dentro e fuori dalle mura. Il giardino, che mantiene uno studiato aspetto selvaggio e incontaminato, rispecchia pienamente l’idea che uno può avere dell’arte del giardinaggio inglese. All’interno è difficile non farsi coinvolgere dalla sequenza di ritratti di famiglia e da un irrefrenabile bisogno di dire “permesso” varcando la soglia. La presenza della famiglia è – come già detto – percepibile, nonostante l’assetto e l’organizzazione da museo della casa. In ogni stanza trovate un cortesissimo esponente del National Trust (sono tutti volontari e appassionati di storia e cultura inglese) che risponderà a tutte le vostre domande. Il centro del castello è la torre fortificata, come spesso accade da queste parti dove gli inglesi e gli scozzesi si sono combattuti per secoli. Il resto è stato costruito durante il regno di Enrico VIII e ampliato sotto Elisabetta I, con interni rivestiti di quercia. Il rivestimento in legno dell’Inlaid Chamber (la camera rivestita) è di tale pregio che, in tempi di ristrettezze, la famiglia l’ha venduto al Victoria and Albert Museum, per poi rinegoziare il rientro delle coperture a Sizergh, dove potete attualmente ammirarlo. Pagando il biglietto d’ingresso potete decidere se sostenere o meno il National trust, pagando un prezzo un po’ più alto. Il costo dell’ingresso è di 7.50£ (6.80£ prezzo non sostenitori), per i bimbi 3.80£ (3.45 non sostenitori), per famiglie 18.80£ (oppure 17.05£), per famiglie con 1 adulto e fino a 3 bambini 11.30£ (o 10.25£). Se siete un gruppo, pagherete 6.40£. Chi volesse vedere solo il giardino sborserà 4.90£ (£4.45), bimbi 2.50£ (2.25£), gruppi 4.15£. Chi raggiunge Sizergh in bici o con i mezzi pubblici, godrà di un ulteriore sconto.
All’estremo opposto, nei pressi di Penrith, abbiamo visitato la casa di Lord e Lady Inglewood, il castello di Hutton in the Forrest (www.hutton-in-the-forest.co.uk). Molto prossimo a quello che era il confine tra inglesi e scozzesi nel XIV secolo, nasce attorno alla torre fortificata nella quale si nascondevano gli allora padroni – la famiglia de Hoton – dalle incursioni degli uomini in kilt. Negli ultimi 2 secoli e mezzo, i padroni di casa si sono molto dedicati all’abbellimento della casa, creando una dimora con stanze molto diverse tra di loro. Da segnalare le molte stoffe (le tende nella sala da pranzo, ad esempio) e carte da parati (nella stanza di Lady Darlington vediamo la prima tiratura della prima carta da parati prodotta dal famoso esponente del movimento Arts nad Crafts, William Morris) che nascono agli albori dell’industria dell’arredamento e decorazione e sono catalogati dal Victoria and Albert Museum. Per gli amanti della recente storia della monarchia inglese, segnaliamo il ritratto dell’omonima antenata della principessa Diana, Lady Diana Beauclerk nata Spencer (1734-1808), nella Blue Room dietro al letto. La stanza è della stessa tonalità di azzurro – il Pale Blue Jasper - delle famose porcellane di Wedgewood, per cui l’antenata della principessa, che ha abitato a Hutton, creava modelli per i decori. A Hutton potete acquistare le sementi provenienti dalle piante e fiori ornamentali che vedete nel giardino, un modo grazioso e pratico per portarsi a casa un pezzo di giardino inglese. Per gli orari e giorni d’apertura controllate il sito, il prezzo dell’ingresso a castello e giardino è di 7£ per gli adulti, 3£ per i bimbi fino a 16 anni. La visita solo al giardino costa 4 o 1,5£.
Oh, Holker Hall, oh. Ok, questa volta mettiamo da parte tutte le pretese di essere obiettivi: Holker Hall (www.holker.co.uk ) è MERAVIGLIOSA. Situata nella parte bassa della Cumbria, approssimativamente tra Grange Over Sands e Ulverston, sulla A5278, è una delle dimore dei Cavendish Duchi del Devonshire, una delle più importanti e influenti famiglie inglesi. La casa è datata all’inizio del XVI secolo ed è sempre stata di proprietà della stessa famiglia che ad ogni generazione ha lasciato segni tangibili del proprio passaggio tra le mura di Holker. Nella vaste e luminose sale, che godono della morbida luce e della vista sul giardino grazie a enormi finestre e alle grandi aperture a esedra, troviamo i ritratti della famiglia e dei vari reali inglesi, a testimonianza dello stretto rapporto dei Cavendish con la Corte. Oltre alle tradizionali immagini di prozie in elegantissimi abiti d’epoca però, spiccano anche opere pittoriche, molte italiane, di notevole gusto. Una delle cortesi custodi del castello ci ha spiegato che la famiglia ha sempre amato frequentare gli artisti e l’Italia, tanto che il sesto Duca del Devonshire (detto il Duca scapolo, perché non si è mai sposato a causa, sembra, di una forte delusione d’amore) durante una visita dalle nostre parti ha fatto incetta delle opere del Canova, allestendo poi una galleria di sculture in un’altra prestigiosa casa, la proprietà dei Cavendish che si chiama Chatsworth House e si trova nel Peak District, sotto Manchester. Una delle stanze che più ha incantato il vostro Pinguino è la Drawing Room. Qui le vetrate sono rivolte verso il giardino, quasi a volerlo invitare ad entrare. È una stanza calda ed elegante, piena di pregevoli pezzi d’arredamento provenienti da diverse epoche. A seguire c’è la stanza da biliardo, dove è facile immaginare dei gentlemen che dopo cena vi fumano sigari e discutono di temi non adatti a orecchie femminili. Più in là c’è poi un’imponente biblioteca con 3500 pregevoli e antichi volumi. Da segnalare l’autoritratto del pittore fiammingo Van Dyck sopra il camino in sala da pranzo e la stanza, conservata nello stato originario, dove nel 1937 soggiornò la regina Mary. I Cavendish proclamano orgogliosamente che Holker è il più desiderabile angolo della Terra, favorito dalla Provvidenza e il più dotato di bellezza naturale. Incantevole lo è, di sicuro. Per i prezzi e orari d’ammissione è meglio controllare il sito, in generale un ingresso per adulti completo per casa e giardino costa 10£, per i bimbi 6.5£. Holker Hall e i giardini aprono ai visitatori anche dal 5 al 22 dicembre di ogni anno, dalle 10.30 alle 17.30 del pomeriggio. In questo periodo potete vedere il castello addobbato per Natale e parte del giardino, decorato con le luminarie. Nei week end saranno servite le caldarroste e verranno eseguiti dal vivo musiche e canti natalizi. Sempre nei week end, potete prenotare i giochi organizzati per i più piccoli. Per tutte le informazioni potete chiamare 0044015395 58328 oppure scrivere a: info@holker.co.uk.
I… hmmm…musei
Li chiamano musei, ma sono più che altro delle mini raccolte, un po’ arruffate, di cose più o meno importanti. Dalle gallerie d’arte e dalle raccolte museali del Lake District non ci si aspettava certo Londra – dove l’arte museale raggiunge punte d’eccellenza mondiali – ma nemmeno buie stanzette con gli oggetti esposti alla ben e meglio… Noi ne abbiamo visitati quattro, ma ce ne sono molti di più e sono dedicati ai temi più disparati, dalle automobili usate nei film, alle matite, che per mancanza di tempo abbiamo tralasciato.
Abbot Hall a Kendal (www.abbothall.org.uk) è contemporaneamente una dimora storica e galleria d’arte. Dato che il termine “pittoresco” è nato proprio nel Lake District (vedi articolo correlato) e che il sito della galleria enfatizzava molto la ricchezza della collezione di paesaggi di autori inglesi del XVIII e XIX secolo, eravamo certi di trovare di che lustrarci gli occhi. Sbagliato. La galleria, situata in un’enorme casa georgiana, dedica agli acquarelli solo una piccola stanza, poiché l’unica climatizzata e con la luce controllata per non intaccare i tenui colori. A causa di ciò abbiamo visto forse dieci quadri in tutto, mentre il resto della ricca collezione viene tenuto al sicuro e alternato sui muri della stanzetta ogni sei mesi. Uffa. Nelle sale successive troneggiavano immensi quadri di un ritrattista locale della metà del ‘700. Le mogie alucce del vostro Pinguino si sono agitate di gioia e stupore solo davanti al fortepiano uscito dal laboratorio di Muzio Clementi, il musicista barocco che visse in Inghilterra e fu il primo a scrivere musica per pianoforti, “duellò” con Mozart davanti all’imperatore austriaco Joseph II (fu dichiarata la parità tra i due esecutori) e fondò ciò che oggi è la Royal Philarmonic Society, attualmente una delle due più antiche e prestigiose associazioni musicali al mondo. Il piano superiore della galleria è dedicato ad esposizioni di arte contemporanea. Se avete fortuna potete trovarci anche mostre di autori molto quotati, quali ad esempio Lucian Freud. La galleria dovrebbe essere aperta ogni giorno tranne la domenica. Il costo del biglietto è di 5.75£ per gli adulti, mentre i bimbi e i ragazzi entrano gratuitamente.
Il Ruskin Museum a Coniston (www.ruskinmuseum.com) è qualcosa di inaspettato. Istituito nel 1901 da WG Collingwood, collaboratore di Ruskin. Si tratta di una struttura molto simile ad un’abitazione a due piani, dove si trova di tutto, da artefatti dell’età del bronzo, a oggetti utilizzati per la cura delle pecore e l’estrazione del rame (molto in voga da queste parti), pizzi e lino artigianali, fino ai delicati e precisissimi acquarelli di Ruskin dedicati a dettagli di palazzi veneziani, da lui vistati durante un viaggio nel 1840. Come sempre, verificate gli orari d’apertura sul sito. Il costo del biglietto è di 4.50£ per gli adulti, 2.00£ per i bambini sopra i 5 anni, mentre le famiglie (2 adulti, 2 o 3 bambini) pagano 12.00£.
Nel Lake District non c’è negozio che non vi proponga i peluche e i libri di Peter Rabbit (in italiano Ludovico Coniglio), il protagonista delle famose favole della scrittrice e illustratrice Beatrix Potter (http://it.wikipedia.org/wiki/Beatrix_Potter). Peter e la sua creatrice sono una delle principali attrazioni della zona e nel mondo anglosassone sono così famosi che nel 2006 René Zelwegger ha impersonato Beatrix nella pellicola hollywoodiana a lei dedicata e girata proprio nel Distretto. La galleria di Beatrix Potter si trova a Hawkshead, una graziosissima cittadina che sta sopra Esthwaite Water, tra il lago di Windermere e Coniston Water, sulla A5285. L’edificio in cui si trova è stato l’ufficio del marito della scrittrice, l’avvocato William Heelis. Il National Trust che si cura della galleria, ha lasciato intatto al pianterreno l’allestimento dell’ufficio, utilizzando il resto dello spazio per esporre i delicati acquarelli che hanno dato forma alle storie di Peter e dei suoi amici. Controllate gli orari qui: www.nationaltrust.org.uk/main/w-beatrixpottergallery, il costo del biglietto è di 4.20£, 2.10£ per i bimbi, le famiglie pagano 10.50£. Chi volesse approfondire la conoscenza del mondo di Beatrix Potter può visitare il suo cottage a Hill Top (www.nationaltrust.org.uk/main/w-hilltop), ma la mattina deve sbrigarsi ad acquistare il biglietto. Il numero di visitatori è esorbitante, la casetta e piccola e il National Trust vende solo una determinata quantità di biglietti al giorno, quindi se siete dell’idea di vedere il giardino dove lei ha immaginato i suoi personaggi dovete andarci presto la mattina, tipo alle 9.30.
Sapevate che Stanlio, proprio quello di Stanlio e Ollio, è nato in Cumbria e più precisamente a Ulverston? In loro onore un grande appassionato, Bill Cubin, ha voluto aprire un museo dove gli amanti della risata in bianco e nero possono conoscere la vita e le gesta del duo comico più famoso del mondo. Il Laurel and Hardy Museum (www.laurel-and-hardy.co.uk ) si trova dietro al cinema Roxy, passato un angusto e poco gradevole ingresso. Se non ci si lascia spaventare dal indecoroso corridoio, si entra in una grande stanza nella quale troverete di tutto, dai pannelli che raccontano la vita e le gesta di Stanlio, a lettere, foto e oggetti personali del grande attore. Soprattutto però, vi troverete gente che ride! Nel museo c’è una piccola saletta (mini mini) con un grande televisore dove vengono proiettati a getto continuo i film di Stanlio e Ollio. Noi vi abbiamo trovato un cospicuo gruppo di bambini che rideva di gusto: la perfetta colonna sonora per visitare il museo! Per gli orari di visita controllate il sito, i prezzi variano da 4£ per gli adulti a 2£ per i bimbi sotto i 12 anni. Al museo potete acquistare anche dei simpatici souvenir. Continuando poi fino alla piazza centrale di Ulverston, davanti all’ufficio del turismo, trovate le statua di bronzo a grandezza naturale di Laurel e Hardy, oltre alle citazioni delle loro miglior battute iscritte nel marciapiede.
A fianco a Holker Hall (vedi sopra), c’è il Lakeland Motor Museum con oltre 30mila tra oggetti, machine, motori, pompe di benzina e chi più ne ha più ne metta, da vedere. Prezzo e orari da verificare sul sito: www.lakelandmotormuseum.co.uk.
Da visitare la galleria, bottega, della locale dinastia di pittori, il Heaton Cooper Studio. Lo studio sta a Grasmere, nel cuore del Distretto, ed è stato aperto da Heaton nel 1905. La galleria come ci si presenta oggi è stata aperta dal figlio di Heaton, William nel 1938. Gli acquarelli dedicati ai paesaggi dei laghi sono stupendi. Non c’è biglietto d’ingresso, gli orari li trovate qui: www.heatoncooper.co.uk.
Il Lake District letterario
Il Distretto offre delle vere e proprie mete di pellegrinaggio a chi ama la letteratura inglese e soprattutto chi predilige il Romanticismo.
Nei pressi dell’incantevole Grasmere, a nord di Windermere, si trova il Dove Cottage (www.wordsworth.org.uk), altra tappa obbligata nel tour case/ville/storia/letteratura del Distretto. Fu la dimora del fondatore del Romanticismo inglese, il poeta William Wordsworth, che vi visse dal 1799 al 1808. Wordsworth lo acquistò per viverci insieme alla sorella Dorothy e per queste stanze sono passati scrittori e poeti quali Sir Walter Scott (l’autore di Ivanhoe), Thomas de Quincey (il maudit della letteratura inglese e autore de Le confessioni di un mangiatore d’oppio) e l’amico Samuel Taylor Coleridge, poeta e cofondatore del movimento romantico. La principale attrattiva del Dove Cottage sono la storia e l’eco delle parole che vi sono state scritte e pronunciate. L’amore per la propria letteratura e i luoghi dove sono stati concepiti gli avvolgenti versi contenuti nelle Lyrical Ballads – il manifesto del Romanticismo d’oltremanica – fanno in modo che oltre 70mila inglesi visitino questo piccolo cottage ogni anno. Prezzi e orari da verificare sul sito. Quest’anno abbiamo pagato 7.50£ per adulto, 4.50£ per bambini sopra i 6 anni, mentre una famiglia di 2 adulti + massimo 3 bambini paga 17.2£.
Brantwood (www.brantwood.org.uk) è stata la casa dello scrittore, pittore, poeta, professore universitario e critico d’arte inglese John Ruskin (http://it.wikipedia.org/wiki/John_Ruskin), una figura importantissima nella formazione dei canoni morali e estetici dell’Inghilterra vittoriana. Si trova sopra Coniston Water a 3 miglia dall’omonima cittadina mineraria, sulla A5285 dalla quale poi si seguono le indicazioni per la casa. Brantwood è abbarbicato su un pendio che garantisce una vista spettacolare e il necessario raccoglimento per chi si dedica alle opere d’ingegno. La casa è attualmente un museo ed è piena di oggetti, libri e quadri appartenuti a Ruskin. Nel salone principale, completamente affacciato sul lago, c’è un pianoforte e gli ospiti musicisti possono sedersi e suonare a piacimento. La parte più curiosa della proprietà però è rappresentata dal parco. Questo si compone di otto giardini e vi si continuano i molto esperimento di gestione del territorio e orticultura iniziati da Ruskin stesso. Il Zig-Zaggy è stato ideato 130 anni fa e rappresenta il monte del Purgatorio, come descritto da Dante. L’High Walk è frutto delle idee del cugino di Ruskin, Joan Severn e dai terrazzamenti vi si può ammirare una magnifica e impedibile vista sul lago di Coniston. L’Hortus Inclusus è un giardino di oltre 200 erbe inglesi, utilizzate per scopi curativi, culinari e cosmetici, Harbour Walk è una passeggiata ornata da azalee, che confina con il meleto e il campo di narcisi, tanto amato da Ruskin. Nel Trellis Walk viene esaltata l’importanza delle piante nella cultura inglese, dal Medioevo fino all’epoca vittoriana. Il Giardino del Professore era il giardino preferito di Ruskin, dedicato alle piante che servono sia al corpo che allo spirito. Il Fern Garden è un labirinto di oltre 250 tipi di felce inglese che circondano la ghiacciaia, costruita in una cava scavata dai minatori locali. Quando visitate gli orti, noterete che vi si chiede di chiudere tutti i cancelletti divisori che troverete tra una coltura e l’altra. Il motivo è semplice: i coniglietti che abbondano in queste zone, potrebbero approfittare della porticina aperta e rosicchiare le piante amorevolmente coltivate. Ne basterebbero alcuni seriamente affamati per distruggere le piante dell’Hortus Inclusus e con loro una parte di quella grossa attrazione del Lake District che è la casa di Ruskin. La proprietà è aperta tutto l’anno, ma verificate sul sito. Indicativamente i prezzi per la visita ai giardini e alla casa sono: adulti 5.95£, bambini 1.20£, studenti 4.50£, famiglie 11.95£ (2 adulti, fino ad un massimo di 3 bimbi) 8.50£.
Quando si dice suggestivo…
Furness Abbey (http://en.wikipedia.org/wiki/Furness_Abbey) era un monastero cistercense ed è stato abbandonato durante la Riforma voluta da Enrico VIII. Si trova nei pressi di Burrow in Furness, a 8 miglia da Ulverston, nella parte sud della Cumbria. La rovine di color rosato sono a tutt’oggi imponenti, a conferma di quanto affermano le cronache: i monaci Furness erano tra i più potenti e ricchi nel nord dell’Inghilterra e la loro abbazia era la seconda più grande sull’isola britannica. Si deve a loro l’avvio delle principali attività produttive della regione, tra le quali la pastorizia, la lavorazione dei metalli e la produzione di birra. È un luogo surreale e molto suggestivo. Nel atrio dell’edificio (moderno) all’ingresso del sito c’è anche un piccolo museo, dove potete vedere resti capitelli e tombe di notabili dell’epoca, esemplari di arte scultorea medievale. L’ingresso costa 3.50£ per gli adulti, 1.80£ per i bambini, verificate qui gli orari e periodi di apertura: http://www.english-heritage.org.uk/server/show/nav.00100100101300600200b.
Storicamente collegato all’abbazia, nella baia di Morecambe di fronte a Barrow in Furness, si trovano le rovine del castello di Piel, situato sull’omonimo isolotto. I monaci lo usavano per stivarci provviste, nascodervisi in caso di pericolo e controllare i traffici con l’isola di Man, che sta proprio di fronte alla Cumbria. Il Pinguino, in questo caso, è rimasto a becco asciutto e non ha potuto visitare l’isolotto. Le maree della baia di Morecambe sono consistenti e dove prima c’era il mare, qualche ora più tardi si trovano solo melmose distese di sabbia da attraversare solo scortati da esperti conoscitori di maree e fosse… Chi volesse visitare Piel deve concordare il passaggio in barca con Steve Chattaway (0044 –7516 – 453784, oppure scrivere a pielisland@tiscali.co.uk) e Alan Cleasby (0044 –7798 – 794550). Durante le ore di bassa marea potete raggiungere l’isola anche a piedi, ma è tassativo che ci andiate con una guida, come la Murphy’s Miles (0044 –1229 – 473746, oppure: murphysmiles@hotmail.co.uk). Il signor John Murphy è la persona con la quale accordarvi per la camminata sulle sabbie e la visita all’isola. Il costo dell’escursione è indicativamente di 55£, indipendentemente da quanti siete. La visita vi prenderà tutta la giornata e John si offre di raccontare tutto ciò che c’è da sapere su Piel e Borrow. Sull’isola c’è anche un pub, quindi non si dovrebbe soffrire né di fame, né di sete. Castlerigg è uno dei 4 cerchi di pietre preistorici che potete vedere nel Lake District e l’unico che abbiamo visitato. Si trova poco sopra Keswick, in direzione Penrith (seguite le indicazioni che trovate sulla A66, oppure sulla A591), su una collina che offre un panorama veramente bello. Il cerchio è costituito da 38 pietre di varie dimensioni, posizionate in loco circa 3 – 4000 anni fa. All’interno del cerchio principale c’è un ulteriore rettangolo di pietre. Gli archeologi non sanno ancora cosa fosse, se un monumento, un luogo dove fare mercato, oppure un enorme calendario celeste. Qualsiasi cosa fosse, il Pinguino concorda con la Lonely Planet: la location è spettacolare!
Un po’ di dati geografici
Il Distretto misura poco più di 4200 chilometri quadrati, è più piccolo della Corsica e nel giro di un’ora abbondante è possibile passare dalla montagna al mare senza premere troppo sull’acceleratore. Potete così scendere dalla punta estrema di Penrith - circondata dalla montagne e capoluogo della regione – e raggiungere Grange over Sands che si affaccia sullo baia di Morecambe e il mare d’Irlanda, tutto ciò su strade e autostrade senza pedaggio. Un bel risparmio se confrontato con l’Italia!
Sistemazione
Ci 88 bacini d’acqua in tutto il Distretto, 19 sono i laghi principali, il più grande e centrale di questi è Windermere. Noi ci siamo posizionati sulle sue sponde, in modo da poter partire per tutte le destinazioni con la stessa facilità.
Andare in villeggiatura prendendo in affitto un cottage come fanno moltissimi inglesi in visita ai Laghi ci è sembrata la scelta migliore. All’arrivo abbiamo scoperto, con nostra somma gioia, che la casa era molto attrezzata. La cucina era completissima, con tanto di lavastoviglie, la lavatrice aveva anche l’asciugatrice (la riva dei laghi è umida e asciugare i panni è un’impresa), il phon c’era come anche lo stendino, la griglia in giardino e qualche gioco di società per le serate uggiose. Mancava solo la governante… Il cottage è stato scelto, prenotato e pagato tramite la rete e con carta di credito alla mano. L’agenzia (trovate tutti i dettagli e recapiti qua in fondo) ci ha spedito il catalogo e le indicazioni stradali per posta, accludendo la combinazione della mini cassaforte accanto alla porta d’ingresso, dov’erano custodite le chiavi. I proprietari non si sono mai visti e nessuno è venuto a chiedere i nostri documenti per registrare alcunché. Gli unici visitatori che abbiamo avuto sono stati un cerbiatto, uno scoiattolo e uccellini di ogni genere e sorta.
La guida a sinistra: molto rumore per (quasi) nulla
Sì può fare. Ok, richiede moltissima concentrazione, un compagno di viaggio che ti segnali ogni volta che sbagli carreggiata e molta pazienza con la retromarcia: è un tormento.
Tutto entro l’ora del tè e non ogni giorno
Come abbiamo avuto modo di scoprire quasi immediatamente, l’orario di chiusura di parchi, ville, castelli e musei è tassativo e molto inusuale per noi, cresciuti nel Sud dell’Europa. È fondamentale tenerlo bene a mente e pianificare la giornata in modo tale da riuscire a compiere tutte le visite desiderate ENTRO LE CINQUE, alle volte anche le quattro del pomeriggio. Quando le tazzine fumanti arrivano in tavola, nulla più si muove, i vaporetti attraccano, le inferriate si chiudono e si inizia a preparare la cena. La giornata lavorativa degli operatori turistici della Cumbria è finita.
Un ulteriore avvertimento è necessario per la visita alle dimore e ai parchi: non sono aperti tutti i giorni e non c’è una regola precisa sulle aperture, ogni casa è una storia a sé. Il motivo di queste chiusure, che può cadere anche di venerdì e di sabato, è che le ville e i castelli sono prevalentemente abitati dai padroni, che si ritagliano qualche giorno per fare pulizie, lavori di manutenzione e godersi privatamente le magioni.
Come arrivarci, quanto starci e costi
In fase di preparazione, una settimana ci è sembrata un lasso di tempo sufficiente per visitare la magnifica campagna inglese. Per arrivare nella Cumbria, la migliore opzione di volo ci è sembrata quella offerta dal collegamento tra Treviso e Liverpool, che si trova a due ore scarse di macchina dalla nostra meta. Londra, per esempio, avrebbe richiesto quasi 5 ore di viaggio.
Spese sostenute per il viaggio:
- volo Ryanair Treviso – Liverpool 130 euro a persona (con un bagaglio in stiva)
- noleggio macchina con la Hertz 295 euro totali (Ford Fiesta + navigatore)
- Cottage a Lakeside per quattro, offerta last minute con l’agenzia Coppermines (www.coppermines.co.uk) poco meno di 500 euro totali.
Trattandosi di una meta non molto praticata dai turisti italiani, tutte le informazioni a disposizione vanno ricostruite e messe in ordine con molta pazienza. Noi abbiamo iniziato dal favoloso sito ufficiale del Turismo della Cumbria: www.golakes.co.uk. Tutte le informazioni base, le cose da vedere, i luoghi da visitare e le possibili sistemazioni sono uscite da questo meraviglioso strumento che vi consente di confezionarvi una vostra “guida” completa e di stamparvela. Indispensabili anche le guide cartacee. Consultate: Lake District (Insight Compact Guides) 10,50 euro, The Lake District (Lonely Planet – maggio 2009) 10,99 £.
(viaggio effettuato nell’estate 2009)
di Elisabetta Tomsic