Badajoz, ai piedi dell’Alcazaba

Non è certo la città più bella dell’Estremadura, anzi! Però, Badajoz, situata praticamente sul confine con il Portogallo, dal quale dista appena 4 chilometri (e nella sua storia la città è stata a lungo contesa, con periodi trascorsi sotto i reali di Lisbona), è il capoluogo della metà meridionale della regione (Caceres invece lo è della metà settentrionale mentre Merida è la sede di tutte le istituzioni della regione) e alcuni suoi angoli sono comunque davvero carini. Insomma, se passate di qua: fermatevi!

Plaza Alta

Ai piedi dell’Alcazaba, la fortezza che domina la città, la grande plaza Alta (misura circa 90 metri per 30) è stata nel passato il cuore della vita cittadina e pian piano sta tornando ad avere un ruolo importante, soprattutto dopo l’importante lavoro di restauro che ha contemplato anche il ridipingere le facciate dei palazzi con un effetto davvero piacevole. A Nord l’Arco chiamato del Peso o Mirador de la Ciudad è la parte più antica, con influenze medievali in molti dei suoi edifici; a Sud e l’Arco del Toril è la parte più moderna e regolarizzata. Tutt’attorno, si susseguono le mura della stessa Alcazaba e poi il Municipio di Badajoz, las Coloradas Casas, le case musulmane, e la torre Espantaperros: risalente al secolo X, la torre rappresenta un importante esempio di architettura militare araba con la sua pianta ottagonale. Alle sue spalle anche il Giardino della Galera (anch’esso risalente al X secolo).

Alcazaba

Il nome è (ovviamente) arabo: deriva infatti da al-kasbah, la kasbah, ovvero la cittadella. E’ stato fortificazione musulmana tra il IX e il XIII secolo, quindi un castello medievale cristiano (secoli XIII-XVI) e infine cittadella fortificata (secoli XVII-XIX), capace nei tempi andati di ospitare anche un ospedale militare oltre che si accogliere fino a 2mila soldati con tutte le strutture anche per alloggiarli. E’ considerata la più grande fortezza d’Europa, e la più grande al mondo nel suo genere e di età, in quello che si riferisce al suo perimetro (8 ettari e 1250 metri di muro: una protezione alta circa 10 metri con 25 torri distribuite lungo il perimetro) anche se la conservazione certo non le rende giustizia! Oggi comunque ospita un museo archeologico e alcune facoltà dell’Universidad de Extremadura. E’ possibile passeggiare lungo le sue mura sperando in una giornata dal clima favorevole.

Il centro storico

Ecco, ai piedi dell’Alcazaba e di plaza Alta, è piacevolissimo passeggiare lungo le vie che scendono e perdersi tra un viale e una stradina. Interessante è arrivare fino al Muba, ovvero il Museo di Belle Arti in Calle Duque de San German 3 con opere anche di Picasso e Dalì. Più avanti lungo la medesima via si trova il convento di Sant’Anna (monasterio de Santa Ana), dove le clarisse gestiscono uno dei tanti laboratori dolciari artigianali aperti al pubblico. Impossibile non fare una sosta (vendita dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.3o alle 18.20; le sorelle hanno anche un sito internet: www.clarisasbadajoz.com).

La cattedrale

Dedicata a San Giovanni Battista, risalente al XIII secolo, ha una singolare architettura gotica che può richiamare quella di una fortezza: all’interno ci sono tre navate e cinque campate. Particolarmente interessante il coro ma anche una pala d’altare barocca assai elaborata.

Guido Barella

(Ultima visita a Badajoz nel gennaio 2018)

 

 

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