La nostra Parenzana

Ecco qua l’intervista al tg di Tv Capodistria del 30 aprile 2013 con la pinguina Donatella Tretjak e con Fabrizio Masi (uno dei coautori)  dedicata alla nostra Guida della Parenzana, pubblicata da Ediciclo e in vendita (15 euro) in tutte le librerie italiane. La trovate al minuto 16’48″ http://www.rtvslo.si/tvcapodistria/archivio/play/6/165035198

Questo il link all’articolo dedicato alla Parenzana sul sito del Pinguino: http://www.ilpinguinoviaggiatore.it/2011/09/in-bicicletta-lungo-le-tracce-della-parenzana-e-attraverso-listria-minore/

Qua di seguito, invece, l’articolo che il quotidiano triestino Il Piccolo ha dedicato alla presentazione della nostra fatica.

E adesso la Parenzana ha la sua guida

Nel volume informazioni pratiche e tante curiosità

Uccisa e risorta. Morta per lentezza, resuscitata per lentezza. Sembra che la Storia si sia presa gioco della Parenzana, o forse è questa stessa linea ferroviaria a essersi “vendicata” della Storia. Perché dal 1902 al 1935 il treno a scartamento ridotto che univa Trieste a Parenzo è stato il padrone assoluto di quell’Istria interna che soffriva non poco di un certo isolamento, e che con quei binari cercava il riscatto sociale, economico. Storico, anche. Ma era lento, quel trenino. Troppo lento. Così, con lo sviluppo della gomma, con la concorrenza delle corriere, non ci fu scampo. E il treno venne pensionato. Trent’anni di gloria e tanti ricordi che l’hanno aiutato a restare in vita nella memoria della gente. Poi i progetti, i fondi europei, e alla fine Italia, Slovenia e Croazia ne hanno fatto una ciclovia (perfetta anche per chi ama il trekking). Solo che bisogna sapere che esiste, la ciclovia. E magari ben oltre i confini sloveni, croati, e di Trieste o di Muggia, punto di partenza della pista. Problema risolto: oggi alle 18, in piazza Marconi a Muggia, verrà presentata la guida “Ciclovia della Parenzana-Da Trieste a Parenzo lungo l’ex linea ferroviaria” firmata da Donatella Tretjak e Guido Barella, giornalisti del Piccolo, assieme a Fabrizio Masi ed Emiliano Lucchetta (Ediciclo Editore, 140 pagg, 15 euro). Una guida per scoprire il percorso con tutte le “info” del caso (ristoranti, agriturismo, meccanici, bancomat, farmacie…), cartine e tante curiosità per conoscere o approfondire quello che da Muggia a Parenzo l’Istria può offrire: gastronomia, arte e architettura, natura, eventi. E tante storie: da quelle dei piccoli traffici di confine (uno su tutti: i jeans, che fecero la fortuna di molti commercianti triestini) all’affondamento del Rex davanti a Semedella, dall’imperturbabile casa slovena oltre il confine con la Croazia al ricordo di Tomizza, alla “scoperta” dei tartufi di Levade. Con un unico obiettivo: far innamorare i lettori dell’Istria. E domenica alle 9.30, con partenza da piazza Marconi, l’associazione ViaggiareSlow organizza la “Parenzana for dummies”, per principianti insomma: una passeggiata a pedali per tutta la famiglia di 32 km fino a Sicciole (info su www.viaggiareslow.it).

468 ad

Scrivi un commento